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CATANZARO – Urne chiuse nei quaranta comuni calabresi al voto per le elezioni amministrative. La prima giornata è giunta al termine con una dato di affluenza assolutamente negativo: oltre otto punti in meno rispetto all’ultima tornata. La dissaffezione alla politica si è palesata nella giornata di domenica, quando il borsino dell’affluenza ha segnato sempre un segno meno, anche se sembrava in leggerissimo recupero nel rilevamento delle 19. Ed invece i dati di fine giornata sono drammatici rispetto alla partecipazione popolare: in Calabria hanno votato il 45,73% degli aventi diritto contro il 53,58% precedente. Il caso più eclatante è quello della provincia di Reggio Calabria, dove sono andati a votare il 40,90% contro il 50,29%, ben dieci punti in meno. Non è andata meglio nella provincia di Vibo Valentia, dove la tendenza è identica: 36,84% contro il 46,39%. Male anche la provincia di Cosenza: 45,01% contro il 54,90%. Seguono la provincia di Catanzaro, con il 45,39% contro il 50,26% e quella di Crotone, 54,26% contro 57,45%. Gli elettori potranno votare ancora nella giornata di lunedì dalle 7 alle 15.

AFFLUENZA ORE 19. Il rilevamento dell’affluenza alle 19 evidenzia un calo degli elettroi in Calabria. Rispetto al dato delle 12, però, cambia qualcosa, considerato chesi mostrano realtà in maggiore ritardo e altre che tengono la media. Complessivamente in Calabria, alle 19, hanno votato il 33,84% degli aventi diritto (il dato precedente era del 37,83) con un calo di poco inferiore ai quattro punti. Le province con il dato peggiore sono quelle di Reggio Calabria (29,66% contro il 37,09%) e Vibo Valentia (27,24/ contro il 34,95). Decisamente meglio nella provincia di Crotone, dove hanno votato il 40,29 per cento contro il 43,35% del dato precedente. Positivo il dato della provincia di Catanzaro, l’unica a segnare un lieve aumento degli elettori rispetto al passato: 34,62% contro il 34,46%. Infine Cosenza, dove hanno votato il 33,09% contro il 37,51. 

AFFLUENZA ORE 12. È in calo l’affluenza alle urne per il rinnovo di 40 consigli comunali della Calabria. Alle 12 ha votato il 10% degli aventi diritto rispetto alle scorse elezioni amministrative quando, alla stessa ora, l’affluenza si era attestata al 14,08%. La provincia in cui si è votato di meno è quella di Vibo Valentia dove le urne sono aperte in quattro comuni. Alla rilevazione delle 12, nel vibonese, l’affluenza, si attesta all’8,40% rispetto all’11,16% delle scorse amministrative. In provincia di Cosenza si vota in 13 comuni e l’affluenza al momento è del 9,47% (15,85%). Seguono i nove comuni della provincia di Catanzaro, con un’affluenza del 10,59% (13,52%), gli otto comuni reggini con il 9,05% (11,36%). In provincia di Crotone l’affluenza è poco al di sotto rispetto alle scorse amministrative e si attesta al 12,16% (12,24%).

IL VOTO. Sono 40 i Comuni al voto in Calabria per la tornata elettorale in programma domenica 26 e lunedì 27 maggio. Tra questi, tre sono quelli che superano i 15mila abitanti: Acri e Corigliano (in provincia di Cosenza) e Isola Capo Rizzuto (Crotone). In questo caso, il turno di ballottaggio è in programma per il 9 e 10 giugno. Il comune più piccolo è quello di Serra D’Aiello con 549 abitanti, quello più popoloso è Corigliano Calabro con 38.501 abitanti, entrambi in provincia di Cosenza. A San Luca, in provincia di Reggio Calabria, la convocazione dei comizi elettorali è stata annullata dopo lo scioglimento dell’ente per presunte infiltrazioni mafiose. Caratteristica di questa tornata elettorale è, per la prima volta, l’introduzione della doppia preferenza di genere nei comuni superiori ai 5mila abitanti. Sarà, dunque, possibile esprimere due preferenze (un uomo e una donna), mentre le liste sono state predisposte con l’obbligo di presentare una percentuale di donne (3 su 10 nei centri superiori ai cinque mila abitanti).

CORIGLIANO. Dopo due lunghi anni di commissariamento Corigliano torna al voto. Saranno 38.056 gli elettori chiamati alle urne per eleggere il sindaco ed i componenti il Consiglio Comunale, di cui 18.957 maschi e 19.099 femmine. Dodici sono i candidati a sindaco, 426 i candidati a consigliere comunale, 119 dei quali sostengono il candidato a sindaco Giuseppe Geraci (cinque liste civiche), ex parlamentare ed ex primo cittadino. L’Udc candida il coordinatore provinciale Cataldo Russo, unica lista. Pd – Sel e Psi (due liste) propongono Giovanni Torchiaro. Rifondazione comunista e Rivoluzione civile puntano sul candidato a sindaco Mario Gallina. Il Pdl investe sul giovane Giorgio Triolo. I “Liberi Ausoni” si presentano con due liste: una omonima, l’altra “lista Sole”, candidato a sindaco è Gioacchino Campolo, già consigliere comunale, tra i primi a dimettersi prima dello scioglimento del consiglio comunale per condizionamento mafioso. Il movimento “Corigliano Domani” presenta Elvira Campana. A Cantinella nasce l’area civica “San Mauro” con Antonietta Bruno candidata a primo cittadino. “Corigliano Svegliati” è la lista del candidato Domenico Piattelli. Il movimento “5 stelle” punta su Francesco Sapia. “Un volto nuovo per Corigliano” ripropone Giorgio Aversente, noto imprenditore. Infine la lista “Idea Sociale” con Maria Filomena Russo. 
ACRI. Si torna a votare prima della scadenza naturale della legislatura, che è durata solo tre dei cinque anni previsti. Il voto anticipato è dovuto all’attivazione della procedura di decadenza del sindaco Gino Trematerra, innescata per effetto della incompatibilità con la carica di parlamentare europeo. In questa tornata elettorale sono tre i candidati a sindaco e 208 gli aspiranti consiglieri comunali, distribuiti in tredici liste. Inopinatamente della partita non sarà il Movimento Cinque Stelle, che alle ultime Politiche era stato il partito più votato ad Acri, con oltre tremila preferenze. I tre candidati alla poltrona di primo cittadino sono Luigi Maiorano, appoggiato da quattro liste (Udc, Centro Moderato per la Città, Futuro acrese e Popolo della Libertà); Giuseppe Cristofaro, sostenuto da cinque liste (Acri bene Comune, Patto per la città, Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Socialista Italiano); e Nicola Tenuta, che può contare sull’apporto di quattro liste (Acri con Tenuta in movimento, Insieme con Tenuta, Liberi con Tenuta e Movimento Civico uomini e donne liberi con Tenuta).
ISOLA CAPO RIZZUTO.  Il centrosinistra si divide, in particolare con una frattura all’interno del Partito democratico, mentre il centrodestra punta su un consigliere provinciale in carica. Quattro i candidati sindaco che saranno supportati da un totale di sette liste. I candidato sindaco sono: Gianluca Bruno (consigliere provinciale sostenuto da quattro liste: Pdl, Demokratici, Isola prima di tutto e Udc), Nuccio Milone (già sindaco all’epoca dello scioglimento per infiltrazioni mafiose nel 2003 e sostenuto da Rinascita Milone sindaco), Franco Sacco (La primaVera Isola), Carolina Girasole (sindaco uscente, candidata al senato con la Lista Monti e sostenuta da lista Girasole).

In provincia di Cosenza si vota in 13 centri: Acri, Bonifati, Canna, Castrolibero, Corigliano Calabro, Dipignano, Maierà, Marano Marchesato, Paterno Calabro, San Lucido, San Martino di Finita, Serra d’Aiello e Terravecchia. Nove i comuni al voto nella provincia di Catanzaro: Badolato, Cardinale, Curinga, Gasperina, Guardavalle, Magisano, San Mango d’Aquino, Santa Caterina dello Ionio e Stalettì.Otto, invece, i centri con urne aperte in provincia di Reggio Calabria: Candidoni, Cosoleto, Fiumara, Gioiosa Jonica, Locri, Roccaforte del Greco, Seminara e Serrata. In provincia di Crotone sono sei i comuni interessati dal voto: Cerenzia, Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro, Savelli, Scandale e Strongoli. Quindi, quattro comuni in provincia di Vibo Valentia: Dinami, Gerocarne, Parghelia e Polia.  (sa.pu.)
A PARTIRE DALLE 15 DI LUNEDI’ IL SITO DEL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA SEGUIRA’ IN DIRETTA L’ANDAMENTO DELLE ELEZIONI
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