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CATANZARO – Per realizzare il corridoio europeo Helsinki-Valletta, uno dei quattro Core Netrwork Corridors, è necessario il Ponte sullo Stretto di Messina, «ferroviario ma anche stradale». Lo ha affermato l’ammministratore dell’Anas ed ex amministratore della società Ponte sullo Stretto (attualmente in liquidazione) Pietro Ciucci, nel suo intervento sulla reti europee (Ten) organizzato al decimo congresso della Fit-Cisl.
IL GOVERNATORE. «Nel ventunesimo secolo in Italia ancora non si riesce a comprendere l’importanza strategica delle infrastrutture, utili per lo sviluppo economico di tutto il paese e non solo di una determinata zona». Lo sostiene il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. «Così mentre il resto del mondo ci sorpassa costruendo in poco tempo e in aree altamente sismiche ponti ben più lunghi di quello sullo Stretto – aggiunge Scopelliti in una nota dell’Ufficio stampa della Giunta regionale – da noi dopo trent’anni ancora si discute se realizzarlo o meno e intanto abbiamo perso sia in competitività sul mercato del lavoro che nella partita a chi riesce ad attirare più investitori stranieri sul proprio territorio. Fa bene Ciucci a ricordare che senza l’opera viene meno il corridoio Helsinky – La Valletta, a questa riflessione io sottolineo con forza l’importanza dell’infrastruttura anche per realizzare l’alta velocità in un tracciato completo che va da Nord a Sud dell’Italia. Se vogliamo rilanciare davvero il nostro paese e il Mezzogiorno dopo questa violenta crisi economica che ha investito il mondo – conclude Scopelliti – dobbiamo mettere da parte ogni tipo di pregiudizio verso le grandi opere e pensare allo sviluppo per il bene della società».
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