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CATANZARO – Sono state archiviate le accuse inizialmente ipotizzate nei confronti dei sette indagati, fra cui l’ex governatore calabrese Agazio Loiero, nell’ambito di un’inchiesta su presunti illeciti connessi alla nomina a dirigente generale del dipartimento Urbanistica della Regione Calabria dell’architetto Rosaria Amantea. Il giudice ha dichiarato inammissibile l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, che era stata presentata da Carmine Barbaro, ex direttore generale dell’assessorato regionale all’Urbanistica, il quale l’aveva comunque già ritirata, come reso noto alla scorsa udienza del 29 gennaio.
Barbaro, era parte offesa nel procedimento avviato dalla Procura di Catanzaro nei confronti dell’ex presidente della Regione Agazio Loiero, l’ex vice presidente Domenico Cersosimo, gli ex assessori Liliana Frascà e Michelangelo Tripodi, i dirigenti regionali Antonio Izzo e Rosalia Marasco ed il magistrato amministrativo Nicola Durante, ex capo dell’Ufficio legislativo della Giunta regionale. Loiero, Frascà, Tripodi, Izzo e Marasco sono stati inizialmente indagati per abuso d’ufficio in concorso, i soli Durante e Cersosimo per falso in concorso. La vicenda giudiziaria è nata dalla denuncia di Barbaro a proposito di presunte violazioni delle norme che regolano le nomine dei dirigenti nella pubblica amministrazione.
L’esposto aveva dato il via alle indagini della Guardia di finanza al termine delle quali, però, il pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, non ha ritenuto fondate le ipotesi d’accusa tanto da chiedere l’archiviazione per i sette indagati, decretata infine dal giudice. Nell’ambito di un procedimento connesso a quello in questione, lo scorso 2 luglio l’ex assessore all’Urbanistica, Michelangelo Tripodi, è stato rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, e nei suoi confronti è in corso il processo, che proseguirà il 10 aprile
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