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CHIUSI i seggi, alle 15 è scattato il momento dello scrutinio, che il sito del Quotidiano seguirà con aggiornamenti in tempo reale, comunicando risultati e commenti per quanto riguarda il dato calabrese.
L’EVOLUZIONE DEI DATI AL SENATO – Si è allargata nel finale la forbice di vantaggio del Centrodestra rispetto alla coalizione di Centrosinistra. Il dato in dirittura d’arrivo attribuisce a Berlusconi un terzo dei voti per Palazzo Madama, con il Pdl di gran lunga primo partito con il 26%. Staccato, al secondo posto il Pd al 23% mentre la colaizione di Bersani, nel complesso, si ferma attorno al 31%. Male i socialisti, fermi al 2,4%; male anche Sel che non raggiunge il quorum del 4% fissato per i partiti che correvano all’interno della coalizione.
L’exploit è quello di Grillo: 22% che fa del M5S il terzo partito calabrese per Palazzo Madama. Il flop e per il listone di Monti, che non raggiunge il quorum dell’8% (che vale per partiti esterni a una coalizione), lasciando al palo Michele Trematerra. Raccoglie le briciole Ingroia: 2,42%.
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LO SCRUTINIO DELLA CAMERA – Quando le schede da scrutinare sono quasi concluse emerge a sorpresa che il M5S è il partito più votato in Calabria per Montecitorio. Poco meno di un calabrese su quattro ha scelto i grillini, con il Pdl fermo poco sotto al 24% e il Pd terzo partito con il 22%. A livello di coalizione, però, la spunta sempre Berlusconi, che arrotonda grazie alle frazioni dei partiti minori e soprattutto al 3% di Grande Sud arrivando al 30%. Per Bersani, invece, un 28% che lascia l’amaro in bocca.
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L’ILLUSIONE DELL’INSTANT POLL – La corsa al Senato in Calabria era stata lanciata su premesse rivelatasi infondate dagli instant poll di SkyTG24-Tecnè. La coalizione di centrosinistra era stata accreditata inizialmente del 37% delle preferenze mentre quella di centrodestra era data al 31%. Il Movimento 5 stelle era stimato al 16,5% e il 9% era dato alla lista Con Monti per l’Italia. Rivoluzione civile al 3%.
L’AFFLUENZA PIU’ BASSA D’ITALIA – Il dato della partecipazione al voto è rimasto basso sia nella giornata di domenica che nella mattinata di lunedì. Secondo il conteggio definitivo in Calabria ha votato il 63,09% contro il 71,41% delle precedenti consultazione per il Parlamento. E a livello regionale nessuno ha fatto peggio.
Alla chiusura dei seggi, la media nazionale (parziale) è stata del 75,41% contro l’81,03% delle precedenti elezioni politiche. Definitivo il dato della provincia di Vibo Valentia, che si è fermato al 64,02% (contro il 79,19% precedente) con un crollo quindi di 15 punti percentuali. Nel cosentino ha votato il 64,96% degli aventi diritto (rispetto al 70,36%); nel catanzarese il 65,18% (contro il 77,08%); in provincia di Crotone il 60,7% (contro il 64,89%). Ma la provincia con l’astensione più alta è quella di Reggio, dove ai seggi è arrivato solo il 59,63% (in passato il 68,67%).
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