CATANZARO – Il pellegrinaggio è iniziato presto a Palazzo Alemanni. Un via vai di consiglieri regionali, assessori, sindaci ed esponenti di primo, secondo e terzo piano del centrodestra in fila per parlare con il presidente Scopelliti che dovrà, insieme al senatore Antonio Gentile approntare le liste da consegnare a Roma entro venerdì. I tempi stringono giovedì alle ore 14 presso l’hotel Cala del Porto di Vibo Marina si riunirà il coordinamento regionale per fare il punto. Ieri a Roma sono perseguite le riunioni e ieri sera l’ufficio di presidenza ha approvato i criteri di composizione delle liste del Pdl. Saranno riconfermati solo il 10% degli uscenti, salvo deroghe «motivate» tra gli uscenti restano a casa chi ha tre legislature piene e quindi 15 anni da parlamentare, chi ha oltre 65 anni (tranne Berlusconi) chi non è in regola con i contributi al partito e gli inaffidabili (per dirla alla Berlusconi “quelli che hanno remato contro il Pdl”).
I ricandidati certi, salvo deroghe, al momento sarebbero Dima, Santelli e Gentile a Cosenza, Bianchi a Crotone, Foti a Reggio e ci sarebbe posto per altre quattro candidature certe e qui si parla dell’assessore esterno regionale al Bilancio Giacomo Mancini a Cosenza che lascerebbe il posto in giunta regionale all’attuale presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro che a maggio lascia la Provincia. Operazione che consente di portare in parlamento l’assessore all’Urbanistica Piero Aiello e recuperare Pino Galati che è pur sempre il leader di un’area dei Cristiano popolari all’interno del Pdl. A Vibo in pole position in sostituzione di Bevilacqua c’è il consigliere regionale Nazzareno Salerno la cui elezione consentirebbe di portare in consiglio regionale all’avvocato Maria Limardo che sarebbe la prima donna eletta. A Reggio i nomi che circolano sono quelli di Demi Arena, Franco Zoccali o dell’assessore Antonio Caridi, ma non si escludono giovani legati alle professioni, come vuole Berlusconi, come Peppe Pedà vicepresidente dei giovani di Confcommercio.
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