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E’ Grillo show, quello, andato in scena a Catanzaro. Il leader del Movimento 5 Stelle, che da ieri è in tour per la Calabria – la prima tappa a Reggio, poi, da stamattina, Vibo, Catanzaro, Crotone e Cosenza – è arrivato nel capoluogo della regione a bordo del suo camper, ma a poche centinaia di metri dalla piazza in cui erano stati allestiti i banchetti per la raccolta delle firme per la presentazione delle candidature, il traffico dell’ora di punta lo ha costretto a scendere per una passeggiata su corso Mazzini.  

In piazza ad attendere Grillo, arrivato con un ritardo di più di un’ora, c’erano alcune decine di persone (tanti i giovani), in molti fermi davanti al gazebo col documento d’identità in mano. Il comico, o «commediante» come si è definito lui stesso più volte nel corso del comizio tenuto su di una fioriera, era accompagnato da Paolo Parentela, il più votato on line tra i candidati del movimento 5 stelle della città. Afferrato un microfono sotto la pioggia («Piove, governo tecnico», ha detto), Grillo si è anche rivolto ad un’impiegata della Prefettura chiedendo di poter salire a parlare da uno dei balconi del palazzo di governo che danno sulla piazza.   L’impiegata, però, non ha risposto ed è frettolosamente rientrata.

L’APPELLO PER LE FIRME – Il leader del Movimento 5 Stelle ha poi parlato delle elezioni: «Noi dobbiamo fare tornare di moda l’onestà e fuori moda tutto il resto. Continueranno a dire che col 20% non faremo niente. Noi non vogliamo fare niente col 20%. Ci alleeremo solo con altri cittadini, comitati e associazioni no tav e no ponte». Grillo è tornato poi sull’argomento della raccolta firme che aveva già affrontato a Reggio e Vibo: «Hanno fatto una legge per metterci in difficoltà. Siamo gli unici che devono raccogliere le firme per partecipare alle elezioni ed i tempi sono molto stretti. Si tratta di fare un atto di democrazia. Anche noi abbiamo il diritto di partecipare alla competizione elettorale». E a proposito di democrazia ha aggiunto: «In Italia oggi abbiamo mille parlamentari nominati da cinque segretari di partito. E io sarei quello antidemocratico. Il nostro movimento, invece, è mettere dei cittadini come voi dentro il Parlamento con altri cittadini fuori a dargli una mano».

Sul caso della fatwa per chi va in tv, Grillo ha poi precisato:  «I talk show televisivi sono trappole. Non ho mai detto di non andare in tv, ma di usare la tv. Sei tu che devi usare loro e non il contrario. Mi accusano di essere un dittatore – ha aggiunto – ma io conosco bene la televisione perchè l’ho fatta per 30 anni».

I SINDACI E I RIFIUTI – Fuori programma a Catanzaro con alcuni sindaci presenti ad un sit-in promosso davanti alla sede della Prefettura.   I primi cittadini hanno manifestato per sollecitare interventi risolutivi sull’emergenza venutasi a creare per la mancata raccolta dei rifiuti solidi urbani dopo la chiusura di alcune discariche.   «Vieni a sentire quello che abbiamo da dirti – ha detto uno dei partecipanti, Pantaleone Procopio, primo cittadino di Montauro – siamo dei sindaci alle prese con un problema molto serio. Non sappiamo dove smaltire i rifiuti. La situazione sta diventando sempre più difficile».   «La spazzatura – ha detto Grillo – non esiste, è un problema culturale. Non va prodotta e si deve ripensare a tutta la questione a partire dal monouso. Dai rifiuti si possono generare economia e risorse. È dura farlo capire alla gente, ma adesso non possiamo più permetterci nè inceneritori, nè discariche».   «Ma noi abbiamo il problema di oggi e di domani» ha aggiunto il sindaco di Satriano, Michele Drosi. E Grillo: «In emergenza è tutto complicato e con il passare del tempo sarà sempre peggio. Il problema dell’immondizia riguarda tutta l’Italia non è solo vostro. Le soluzioni ci sono. Bisogna insegnare ai cittadini che si devono tenere a portata di mano i tre bidoncini. E i risparmi saranno per tutti».

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