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CATANZARO – Sono in corso da alcune ore cinque perquisizioni nei confronti di persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’Arpacal nel periodo precedente al 2010. Le perquisizioni sono finalizzate ad acquisire elementi utili per ultimare il sequestro dei 500 mila euro disposto dalla Procura di Catanzaro e convalidato dal Giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì. Nei giorni scorsi i militari della Guardia di finanza ed il personale del nucleo investigativo sanità e ambiente (Nisa) hanno effettuato il sequestro di una parte delle somme nei confronti di sette indagati.
Per cinque persone, però, non è stata trovata la totale disponibilità del denaro che dovevano essere sequestrato. Stamane la Guardia di finanza il personale del Nisa ed i carabinieri stanno effettuando le perquisizioni proprio per accertare se i cinque indagati ai quali non sono state sequestrate tutte le somme hanno nella loro disponibilità dei beni o dei conti correnti che dai primi accertamenti non erano stati individuati. Nell’inchiesta della Procura sono indagate una decina di persone e riguarda complessivamente la gestione dell’Arpacal negli anni precedenti al 2010. Le indagini hanno avuto inizio dopo una serie di esposti relativi al concorso pubblico per dirigente amministrativo dell’Arpacal ed al conferimento dell’incarico di responsabile di struttura semplice avvenuti nel 2008.
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