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REGGIO CALABRIA – La Regione Calabria ha avviato il suo percorso riformatore. Il consiglio regionale, infatti, ha approvato la riforma dell’Arssa che era rimasta in sospeso dal giorno in cui Palazzo Campanella ha vissuto una delle giornate più difficili della nona legislatura: quella in cui Palazzo Campanella venne assediato, a settembre scorso, dai lavoratori dell’Afor e il governo Scopelliti fu costretto a subire uno stop improvviso sulla strada delle riforme.
Nasce, quindi, l’azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura. Sulla proposta di legge, al termine di un approfondito confronto fra maggioranza ed opposizione, si è registrata la convergenza della minoranza ed il voto contrario dei consiglieri regionali dell’Idv, Domenico Talarico e Giuseppe Giordano.
IL COMMENTO DI SCOPELLITI. Prima dell’approvazione il governatore Giuseppe Scopelliti ha commentato le attività in corso: «Rispettando il mandato ricevuto dagli elettori, stiamo realizzando la riforma della regione, attraverso fusioni, accorpamenti e scioglimenti di enti. Per noi è fondamentale perchè dimostra come la buona politica abbia il coraggio delle scelte». Il presidente ha evidenziato che si tratta della «fase due della nostra gestione». 

Scopelliti ha proseguito: «Abbiamo avviato azioni mirate e specifiche in tante direzioni, a cominciare dalla sanità dove si stanno realizzando risultati apprezzati, tanto che lo stesso Ministro della Sanità Balduzzi ha riconosciuto che la Calabria dopo il Friuli-Venezia-Giulia e il Veneto, è la terza regione d’Italia come tasso di ospedalizzazione. Questo dimostra la fermezza delle scelte che non possono essere certamente indolori. Ma in Calabria, quando si parla di sanità si ascoltano tante interessate inesattezze, alle quali non c’è limite». «Il taglio degli enti – ha proseguito Scopelliti – fa venire meno tante poltrone ma questa è prima di tutto una scelta culturale e di mentalità. E poichè le riforme modificano il sistema hanno bisogno della più ampia condivisione, nell’interesse della Calabria». Scopelliti ha poi proseguito sostenendo che «in questo momento di elevato disagio sociale, la politica ha il dovere di incidere in profondità sulle spese inutili e improduttive oltre che sui comportamenti clientelari, poichè non è possibile, per esempio, che ci siano direttori generali di Enti che percepiscano più del Presidente della Regione, che ha livelli di responsabilità enormemente maggiori». Scopelliti ha poi ricordato come la Regione Calabria non sia stata costretta a ridurre i costi in conseguenza delle recenti disposizioni legislative, evidenziando che «anche gli organi di informazione a livello nazionale, come «L’Espresso», hanno rilevato come la Regione Calabria sia stata tra le prime che hanno anticipato le leggi nazionali sul contenimento della spesa delle Regioni e dei costi della politica». Il Presidente della Calabria ha quindi continuato sostenendo che «noi siamo lontani dalle logiche della «casta» e lo confermiamo con un taglio strutturale degli enti che comporta almeno 15 milioni di euro con un recupero di risorse che andranno subito investite sul lavoro». Scopelliti infine si è rivolto alla minoranza del centro-sinistra invitandola a valutare la possibilità di sostenere anche la riforma dell’Afor, in aggiunta a quella dell’Arssa che l’Assemblea regionale dovrebbe votare in serata, poichè ha ribadito «il pareggio di bilancio è una sfida per tutti, in quanto i cittadini non possono essere ulteriormente penalizzati dalle scelte di chi pensa alle tessere e non al bene dei calabresi. Bisogna fare scelte che disegnino il futuro per tutti».
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