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CATANZARO – I precari della sanità sono pronti ad attuare lo sciopero della fame se non vedranno soluzioni adeguate per salvare i tantissimi posti di lavoro a rischio in Calabria. L’annuncio è stato fatto dal coordinatore dei precari del settore sanità, Antonio Riga, il quale ha indirizzato una lettera aperta a Nazzareno Salerno, presidente della commissione salute del consiglio regionale. «La questione del precariato nella sanità – si legge nella missiva – non si risolve con le parole fumose, nè con gli appelli generici e demagogici . Lunedì prossimo, 10 dicembre, la commissione salute da lei presieduta tornerà a riunirsi . Sappiamo che dalle opposizioni partiranno richieste di appelli al Governo per i medici a cui certo noi non ci opponiamo, anche se riteniamo difficile che possano essere concessi di fronte a due sentenze della Corte Costituzionale . Quello che chiediamo, invece, è che venga discusso e approvato il testo di legge presentato dall’on Gianpaolo Chiappetta e redatto insieme al senatore Gentile che prevede, finalmente, la modifica dell’art 6 della legge 1/2009. Nei giorni scorsi il Governo ha impugnato una legge della Sardegna dinanzi alla Consulta che ampliava i requisiti temporali rispetto ai commi 557 e 668 dell’art 1, della legge 296/06. Se, come crediamo, – aggiunge Riga – la Corte Costituzionale dichiarerà fondata l’impugnativa per la Calabria saranno dolori, giacchè tutti i precari stabilizzati , anche quelli in regola, si troveranno di nuovo a casa. A meno che non venga approvato il testo di cui sopra che prevede il rispetto dei requisiti temporali indicati dal Govenro « essere in servizio al 1 gennaio 2007 e avere maturato un triennio nel quinquennio precedente», incredibilmente omessi dalla norma vigente in Calabria».
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