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COSENZA – «Matteo Renzi prima di parlare fa vedere un video in cui ripercorre 25 anni del parlamento italiano dove si vedono  sempre le stesse facce. Se in Campania Bassolino oramai è fuorigioco, qui da noi chi ha lo stesso ruolo nel partito è ancora in campo. Ora è giunto il momento di dire basta». Luigi Gagliardi, 28 anni, consigliere comunale a Paterno Calabro, spiega le motivazioni che lo hanno spinto a mettersi alla guida dei “rivoltosi” del Pd del cosentino, costruendo una rete di amministratori giovani e «molto determinati». «In una regione come la Calabria che è la più difficile delle regioni meridionali dove – spiega – il partito democratico è commissariato da due anni, una regione in cui si fa una grande manifestazione nazionale del partito e nessun calabrese prende la parola è evidente che l’operazione di  rinnovamento non è più rinviabile.» Per Gagliardi «D’Attorre farebbe bene a celebrare i congressi e ridare il partito ai calabresi».  

Sarà Gagliardi stasera a presentare a Cosenza  Matteo Renzi, sarà una giornata tutta calabrese con partenza del Camper da Reggio fino a Cosenza passando dalle altre piazze principali. La macchina organizzativa è in movimento da giorni, si tratta  di volontari senza un capo, ma simpatizzanti e dirigenti che si sono messi in  rete perché  credono nel progetto del sindaco di Firenze. Sindaci ed amministratori che in due anni di commissariamento non sono tenuti in considerazione dal partito e che ora nel partito vogliono contare.  Un mese fa erano in pochi, c’erano solo i sindaci  di Diamante Magorno,  Cetraro Aieta, Villapiana Rizzuto, Sant’Agata D’Esaro Branda, Cerzeto Rizzo e Serra Pedace Rizzuti. Ma le adesioni nelle ultime ore crescono, ieri sera è arrivata quella del sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici e del suo assessore Mazza. Di giorno in giorno le fila dei renziani si ingrossano. Crescono le adesioni anche a Crotone con l’arrivo di Pino Napoli con una lunga militanza nel partito socialista e boatos parlano anche di consiglieri regionali di peso che potrebbe rompere gli indugi e schierarsi al fianco del sindaco di Firenze. Per questo diventa importante capire le presenze dei big alle cinque iniziative di oggi . «In ogni caso – spiega Gagliardi – anche se Renzi non dovesse vincere le primarie si deve aprire una discussione franca nel partito, per portare una classe dirigente preparata alla guida del partito». Invece dice di essere molto preoccupato per il clima che si respira alla vigilia dell’assemblea nazionale di sabato. «Ci auguriamo che non ci siano trucchi per fermare il cambiamento perché dobbiamo ribadire che noi siamo per il metodo delle primarie con cui sono stati eletti Prodi, Veltroni e Bersani, e non capiamo perché bisogna cambiare le carte in tavolo se queste regole fino ad oggi hanno funzionato». La decisione di Renzi di candidarsi alle primarie «sta creando tensioni – spiega Gagliardi – perché la sua proposta politica attrae consensi dai cittadini comuni e anche da elettori del centrodestra e questo fa paura a Bersani. Se dovessero rimanere le vecchie regole per lui sarebbe una partita quasi vinta». 

Il programma di oggi. Questa mattina alle 10.30 sala Nicolas Green presso Consiglio Regionale a Reggio. Vibo Valentia Hotel 501 alle ore 13.  Lamezia Terme – Teatro Umberto Corso Numistrano ore 15.30. Crotone – Auditorium liceo scientifico Filolao , ore 18; Cosenza – Cinema Modernissimo ore 21.

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