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REGGIO CALABRIA – Per la nuova Afor serve ancora tempo. Sono mancati i numeri all’assessore Trematerra e al governo regionale per ottenere l’approvazione del progetto di legge. La minoranza ha bocciato la proposta e in gran parte (tranne Idv, Mirabelli e Aiello) ha lasciato l’aula prima del voto.

Il governatore Scopelliti, comunque, si è detto convinto che la riforma si farà ugualmente quando in aula basterà la maggioranza semplice dei consiglieri regionali presenti in aula.

LA LUNGA GIORNATA. Mentre all’esterno di Palazzo Campanella infuriava la protesta degli operai forestali, arginata dai poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa, all’interno i consiglieri regionali calabresi pranzavano come se niente fosse alla buvette. Il contrasto tra le immagini di ordinaria tranquillità e quelle di esasperazioni dà il senso di una giornata surreale vissuta nell’assise regionale.

 

GUARDA IL VIDEO DEI CONSIGLIERI NELLA BUVETTE

 

La tensione è arrivata alle stelle quando un gruppo di manifestanti è riuscito persino a penetrare nell’edificio regionale, subito bloccato da forze dell’ordine e addetti alla sicurezza. Gli operai idraulico forestali della Calabria sono scesi in massa a Reggio Calabria nel giorno in cui a Palazzo Campanella si discute della riforma dell’ente regionale. Una delegazione è stata poi ricevuta dall’assessore Michele Trematerra. Dopo le ore 16, invece, il secondo tentativo di sfondamento, che ha costretto le forze dell’ordine a contenere la rabbia dei manifestanti anche facendo uso, in taluni casi, del manganello.

 

GUARDA IL VIDEO DELL’ASSEDIO A PALAZZO CAMPANELLA

 

 La seduta è iniziata nel pomeriggio, dopo che in mattinata la conferenza dei capigruppo ha deciso di demandare a una società di revisione esterna la verifica dei bilanci dei gruppi consiliari. 

Si è partiti con otto ore di ritardo sull’orario prefissato dopo un tour de force di riunioni con i sindacalisti e gli amministratori del crotonese.

L’aula, prima della discussione sulla riforma Afor, ha dato il via libera al provvedimento che prevede un ulteriore taglio del 10% dei fondi destinati ai gruppi consiliari (che da circa 4 milioni, passeranno a 3 milioni e 800 mila euro) e alla proposta di modifica della legge che statuisce il Consiglio delle autonomie.

Quella di oggi, poi, è stata la riunione che ha sancito la surroga del consigliere regionale Antonio Rappoccio, sospeso dopo essere arrestato il 28 agosto scorso con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato. Al suo posto entra l’avvocato reggino Aurelio Chizzoniti.

 

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