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REGGIO CALABRIA – Uguali diritti e pari dignità per Reggio Calabria rispetto agli altri 1200 comuni italiani in dissesto che riceveranno un aiuto dallo Stato. È questo quello che hanno chiesto, in una conferenza stampa congiunta nella sala delle commissioni di Palazzo Campanella, i consiglieri reggini del centro destra e dai rappresentanti del governo regionale targato Scopelliti. E per questo sono pronti a chiedere un incontro con il ministro competente e a chiamare in causa la deputazione calabrese di centrodestra.
Gli esponenti politici delle varie anime maggioritarie all’interno del consiglio regionale della Calabria, hanno alzato una barricata in difesa della città di Reggio Calabria e del “modello” politico ed amministrativo rappresentato dall’ex sindaco ed ora governatore regionale Giuseppe Scopelliti. Alla conferenza stampa hanno preso parte il capogruppo del Pdl Chiappetta, il capogruppo della lista Scopelliti presidente Bilardi, il vice presidente del consiglio regionale Nicolò, il segretario questore Nucera, gli assessori Caridi, Fedele, Trematerra e Pigliano, il sottosegretario Sarra e i consiglieri Imbalzano, Vilasi, e Orsomarso.
Sulla città, infatti, incombe lo spettro del commissariamento per il dissesto economico che potrebbe andarsi ad aggiungere a quello del paventato commissariamento per infiltrazioni mafiose della macchina comunale di Palazzo San Giorgio. I rappresentanti del centro destra chiedono al Governo di riconoscere anche alla città dello Stretto gli stessi benefici riconosciuti a Napoli e a tante altre metropoli italiane con i conti in disordine. “Al ministro – ha detto Candeloro Imbalzano a titolo di esempio – potremmo chiedere la moratoria dell’esposizione del comune verso lo Stato al fine di liberare risorse per il rilancio dell’economia e la salvaguardia della città e dei tanti creditori della stessa amministrazione comunale”.
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