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REGGIO CALABRIA – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità le modifiche ed integrazioni alla legge regionale 16 aprile 2002, n. 19, recante «Norme per la tutela, governo ed uso del territorio – Legge urbanistica della Calabria». Alla relazione del consigliere Alfonso Dattolo (Udc) sono seguiti alcuni interventi. Dattolo ha rilevato lo spirito di partecipazione e condivisione di tutti i membri della Commissione, che hanno preso parte all’approfondita attività tecnico-legislativa. «Le audizioni e le consultazioni con i Dipartimenti, i contributi dei membri della Commissione – ha ancora detto il relatore – e dei relatori dei disegni depositati precedentemente hanno permesso, non solo di dar voce ai vari rappresentanti della società civile tra cui ordini professionali, associazioni di categoria e rappresentanti degli enti locali, ma hanno fatto si che fossero valutati anche gli impatti sui diversi territori». Il consigliere Udc ha illustrato nel dettaglio alcune delle principali modifiche introdotte alla legge del 2002 e chiudendo la sua relazione ha ringraziato «per gli importanti apporti tecnici» i membri della quarta Commissione, il Dipartimento di Urbanistica, il servizio della quarta Commissione, il servizio legislativo, gli ordini professionali, le associazioni di categoria i rappresentanti degli Enti locali, e tutti coloro – ha concluso – che a vario titolo hanno supportato i lavori della Commissione per questo progetto di legge». Nel dibattito, per il Pd, è intervenuto il consigliere Mario Franchino. Nell’annunciare il voto favorevole del gruppo, Franchino ha rilevato «il buon lavoro svolto nella quarta commissione, dove c’è stata una ottima organizzazione dei lavori ed un’azione concertata che ha riguardato anche le questioni più delicate. Su un provvedimento così importante non potevano passare altri 10 anni». Franchino ha infine avvertito «ad evitare possibili forme di discrezionalità nell’applicazione della legge, per impedire un applicazione difforme sul territorio. Comunque – ha concluso – consegniamo oggi alle istituzioni della nostra regione un buon servizio». Una legge che era un bisogno che la Calabria portava dentro». Una ulteriore considerazione sul nuovo testo di legge è venuto anche dal capogruppo Pd Sandro Principe, che senza entrare nel merito della legge, «già affrontato dal collega Franchino», ha rilevato «che mettere in piedi una buona legge non significa aver affrontato la questione urbanistica calabrese». Nel ricordare i dieci anni di vita della legge 19, Principe ha affermato che «l’approvazione della legge di per sè non significa una buona programmazione territoriale. Da qui – ha concluso Principe, rivolto all’assessore Aiello – la necessità di fare un passo avanti in questa direzione». Ha chiuso gli interventi il segretario questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera, che ha parlato di un lavoro di consultazione «che ha saputo accogliere le istanze che sono venute dalla società civile, dalle istituzioni, dai Comuni e dagli ordini professionali. Un metodo innovativo sul piano delle decisioni inerenti la gestione del territorio. Alla minoranza va il giusto riconoscimento per aver condiviso nel dibattito complessivo della materia un argomento così duro e di difficile trattazione. Una legge che era un bisogno che la Calabria si portava dentro». Sono stati quindi approvati i rendiconti del Consiglio regionale per gli anni tra il 2008 e il 2011 e la manovra di assestamento del Bilancio del Consiglio 2012 e, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge recante «Norme per la valorizzazione e promozione del termalismo in Calabria». Il Consiglio ha licenziato anche il provvedimento che istituisce la Struttura tecnica di valutazione Vas-Via-Aia-Vi. Ha illustrato la proposta il consigliere Alfonso Dattolo (Udc). Nel corso del dibattito è stata rilevata la necessità di accelerare i tempi di attivazione della struttura e di mantenere il parere vincolante della stessa. Approvata all’unanimità anche la proposta di legge a firma dell’ex consigliere Franco Morelli riguardante la “Qualificazione del territorio rurale mediante la valorizzazione di produzioni regionali tipiche – fave e piselli». Il testo è stato approvato all’unanimità con l’autorizzazione al coordinamento formale.
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