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REGGIO CALABRIA – Si riunisce oggi in consiglio regionale con un unico punto all’ordine del giorno: la soppressione delle Province di Crotone e Vibo previsto dal governo. A chiedere la convocazione dell’assise al presidente Talarico sono stati stati i consiglieri regionali Alfonso Dattolo, Francesco Sulla, Salvatore Pacenza, Franco Pugliano, Emilio De Masi, Bruno Censore, Nazzareno Salerno, Alfonsino Grillo, Ottavio Bruni e Francescantonio Stillitani residenti ed eletti nelle due province. Reggio Calabria. «Siamo dell’avviso -hanno spiegato i consiglieri– che con la scelta di cancellare le due Province calabresi si stia commettendo un errore di valutazione assai preoccupante per gli effetti nocivi che ne potrebbero derivare sul piano sociale».
Nei giorni scorsi si sono riuniti in consigli provinciali e a Crotone è stato approvato un documento attraverso il quale si impegna la Regione, «nel caso in cui il Decreto del Governo che prevede la sopressione e la razionalizzazione della Province e delle loro funzioni dovesse esser convertito in legge, s’impegni, attraverso il Presidente e la Giunta, ad impugnare il provvedimento davanti alla Corte costituzionale». E il consigliere regionale Salvatore Pacenza spera che nella seduta «emerga una posizione ferma ed univoca» di «netta contrarietà alla cancellazione delle Province calabresi di Crotone e Vibo». «E’ necessario – sottolinea Pacenza – che l’Assemblea di palazzo Campanella impegni l’esecutivo regionale a fare ricorso in Corte costituzionale qualora il provvedimento venga approvato in Parlamento. L’unanimità su eventuali determinazioni del Consiglio regionale sarebbe un bel segnale da lanciare, non solo nei confronti del governo nazionale, ma anche di quei parlamentari calabresi che, da qui a qualche settimana, si troveranno a dover votare il documento in aula, magari dovendo decidere di assumere una posizione differente rispetto a quella del partito».
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