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CATANZARO – Ammonta a 130 milioni di euro il debito complessivo dei Comuni calabresi nei confronti dell’Ufficio del commissario per l’emergenza ambientale. Il dato è emerso nel corso della conferenza stampa che si è svolta oggi a Catanzaro, per la riapertura dell’impianto di trattamento di Alli. Ma le criticità del sistema sono diverse, per questo il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha evidenziato la necessità di intervenire con un piano ad hoc. «Sui fondi comunitari abbiamo recuperato dieci milioni di euro – ha affermato – necessari per affrontare le criticità. Due sono i punti deboli, la provincia di Cosenza e quella di Vibo Valentia, dove non esistono discariche e impianti. Il sistema si è sempre retto sulle province di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria, mentre oggi lo sforzo è quello di riattivare il sistema». Il commissario per il superamento dell’emergenza ambientale in Calabria, Vincenzo Speranza, ha anche sottolineato che è stato predisposto un piano per la stagione estiva che prevede l’apertura delle discariche, nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre, anche nelle giornate di sabato e domenica, con particolare riferimento a Siderno, Crotone e Rossano». Tra le azioni poste in essere dall’Ufficio del commissario, negli ultimi tempi, anche la consegna di 67 automezzi a diversi comuni. «Si tratta di mezzi – ha detto Speranza – di aziende fallite e che erano fermi, questo permetterà ai Comuni di risparmiare nel momento in cui andranno ad affidare gli appalti». 

L’IMPIANTO DI CATANZARO. Riapre, dunque, l’impianto di trattamento dei rifiuti di Alli di Catanzaro e il capoluogo di provincia, ma a breve anche numerosi comuni del comprensorio, potranno avere prospettive meno drammatiche in vista della stagione estiva. L’attività è stata curata dal commissario delegato per il superamento dell’emergenza ambientale in Calabria, Vincenzo Speranza, che stamani ha tenuto la conferenza stampa alla presenza del governatore Giuseppe Scopelliti, del sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dell’assessore regionale e consigliere comunale, Domenico Tallini, dei rappresentanti tecnici e della società Daneco, a cui è stata affidata la gestione della struttura. L’impianto, come ha spiegato Speranza, funzionerà su due linee: quella del trattamento per la raccolta differenziata e quello per la gestione dei rifiuti solidi urbani. «Per i primi giorni – ha aggiunto Speranza – l’impianto sarà aperto solo per Catanzaro, mentre i comuni della provincia potranno aggiungersi nella prossima settimana, appena saremo entrati a regime, riuscendo a contare su un notevole risparmio, dal momento che fino ad ora sono stati costretti a conferire in varie discariche lontane alcuni chilometri». Da parte dell’ufficio del commissario, che dopo le note vicende giudiziarie che hanno portato al sequestro della discarica è diventato proprietario dell’intera struttura, sono state avviate anche una serie di attività che puntano ad avere maggiori garanzie in termini di funzionalità e sicurezza. A partire dalla discarica, che rimane ancora chiusa, ma sulla quale si stanno verificando alcune ipotesi. «La discarica è ancora non utilizzabile – ha evidenziato il commissario Speranza – perchè dovrà essere messa in sicurezza». 

«Attualmente – ha aggiunto Speranza – la discarica produce anche energia elettrica ed abbiamo acquistato un macchinario che utilizza il gas che esce dalla discarica producendo otto milioni di chilowatt annui, con un servizio che è stato affidato ad una società romana. Quel che è ancora più importante, è che ora nella discarica non c’è più rischio inquinamento e il percolato, che prima finiva a mare, ora va in un macchinario che abbiamo acquistato come ufficio e che lo depura completamente». Sulle prospettive della discarica, che tra l’altro ha raggiunto la saturazione, Speranza ha chiarito: «E’ previsto l’ampliamento, ma sono in corso attività anche per il reperimento dei fondi necessari. Faremo alcune valutazioni, anche perchè alla realizzazione di altre discariche – ha affermato – preferisco nuove tecnologie». L’appello del commissario è stato poi rivolto ai Comuni, affinchè paghino la tassa di smaltimento dei rifiuti dovuta. Soddisfatto il governatore Scopelliti, secondo il quale «la riapertura dell’impianto ci consente di dare risposte importanti al territorio. Abbiamo cercato di aggredire le problematiche esistenti – ha aggiunto – e nelle prossime settimane avremo ulteriori risposte, soprattutto in vista della stagione estiva. Abbiamo voluto dare la priorità al Comune di Catanzaro perchè ha necessità di smaltire tutti i rifiuti che abbiamo visto in giro in questi giorni, quindi una volta a regime apriremo a tutti». Per il neo sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, «l’apertura dell’impianto è importantissima, perchè prima conferivamo a Pianopoli con lunghe attese e difficoltà nell’organizzare la raccolta». Ma il primo cittadino ha puntato l’attenzione sulla soluzione di prospettiva: «Chiediamo alla Regione di poter gestire l’impianto come Comune di Catanzaro, così potremo prendere anche le royalty degli altri comuni. Da qui – ha spiegato Abramo – potrebbe nascere un ulteriore impianto tecnologico». Rispetto al piano messo in atto per ripulire la città, il sindaco ha sostenuto che «in una sola settimana sono state smaltite tonnellate di rifiuti, con una media di quindici volte superiore al solito quantitativo giornaliero».

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