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Catanzaro a quattro giorni dal voto non conosce il suo futuro amministrativo. Le ultime elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale del capoluogo calabrese, saranno ricordate per lo stato di confusione che è stato generato. Seggi ancora aperti, controlli sulle schede da parte dell’Ufficio elettorale centrale, insinuazioni, perplessità, voci di brogli e persino un’indagine aperta per compravendita di voti. Un clima surreale, dunque, che lascia una città nel limbo e che non sembra avere nemmeno una chiusura netta, ma apre le porte ad una fase di ricorsi amministrativi che potrebbero chiudersi tra mesi.
In questo contesto, oggi è stata promossa una manifestazione spontanea, nata all’interno degli ambienti di centrosinistra e pronta ad allargarsi anche a tutta la regione. Oltre un centinaio di persone si sono radunate davanti al palazzo della Prefettura per chiarezza sul voto amministrativo che ha caratterizzato il capoluogo di regione. Al presidio ha partecipato anche il candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo, insieme a candidati al Consiglio comunale e sostenitori. Il comitato ha anche chiesto un incontro con il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, durante il quale è stato consegnato per essere trasmesso al Ministero dell’Interno, l’esposto preparato dal candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo con cui si chiede di sospendere le procedure di proclamazione del sindaco, che sono, «allo stato – si afferma – inopportune e impossibili». Lo ha riferito lo stesso Scalzo incontrando i giornalisti a conclusione dell’incontro in Prefettura, presenti i rappresentanti dei partiti e delle liste della coalizione di centrosinistra, l’Udc e il candidato sindaco Elio Mauro. «Abbiamo consegnato l’esposto alla Procura, alla Prefettura ma anche al Ministero e all’Ufficio centrale elettorale – ha detto Scalzo – facendo presente che la gravità delle situazioni già emerse e quelle che emergono anche attraverso indiscrezioni nelle ultime ore si fanno sempre più gravi e riguardano soprattutto la sezione 85, che sembra essere il teatro di tutte le irregolarità possibili in una competizione elettorale, con la paura che non sia un caso isolato». «Questa è una battaglia della città – ha aggiunto Scalzo – per assicurare condizioni valide e democratiche di voto. In queste condizioni riteniamo impossibile concludere la procedura elettorale, l’improclamabilità di qualsivoglia sindaco o ballottaggio. Riteniamo inconcludibile il procedimento elettorale perché il margine che sembra emergere è talmente ristretto che già il voto di una sezione lo mette in discussione. Credo che la città di Catanzaro sia profondamente indignata e che ci sia un problema di immagine e di destino stesso della città in termini di democrazia e di civiltà al suo interno».
Intanto, la verifica delle schede riprenderà oggi pomeriggio, alle 15, quando è stato convocato l’Ufficio elettorale provinciale presieduto dal giudice Domenico Commodaro. In discussione resterebbe sempre la sezione 85, dove il centrosinistra evidenzia anche l’esistenza di elettori che avrebbero espresso il loro più di una volta.
ORE 17,45 – Sembra sempre più probabile la chiusura delle procedure di scrutinio entro la serata di oggi. Da indiscrezioni trapelate sembrerebbe che sarebbe stato riscontrato dalla commissione una sorta di voto plurimo da parte di alcuni elettori che avrebbero votato più volte. La notizia, comunque, è in fase di verifica.
ORE 15,45 – I rappresentanti di lista presenti in alcune sezioni dei quartieri di Siano e Santa Maria, sono stati convocati in Questura per essere sentiti nell’ambito dell’inchiesta della Procura su un presunto caso di compravendita dei voti in occasione delle ultime comunali. Nell’inchiesta sono stati iscritti nel registro degli indagati un candidato poi eletto in una lista di centrodestra ed un suo sostenitore. I due sono stati trovati vicini ad un seggio, ad urne aperte, nel quartiere Siano con materiale elettorale ed una somma di denaro. I rappresentanti di lista vengono sentiti dagli investigatori della Digos che intendono così accertare se vi siano testimonianze dirette rispetto all’ipotesi dell’accusa.
ORE 15,30 – Riprende lo scrutinio delle schede.
ORE 15,00 – Lo spoglio non è ancora iniziato si resta in attesa dell’arrivo del presidente della commissione, intanto sul posto sono presenti diversi esponenti del centrosinistra guidato dal candidato Salvatore Scalzo e dalla parlamentare del Pd Doris Lo Moro.
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