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La vergogna più vergogna di questa estate nelle tante Calabrie potrebbe essere, se non ci fossero altre tragedie immani (incendi), quella dell’impossibilità di parlare al telefono o di connettersi ad internet. Da nord a sud è uguale. Una vergogna dopo che da anni ci stanno riempiendo la testa con le favole della fibra, dell’ ultra veloce, della Calabria smart e altre fesserie del genere.
Dove dobbiamo andare se non si riesce nemmeno a fare una telefonata dalle località turistiche più rinomate, in mare come in montagna? Tra le tante sollecitazioni che ci sono venute ne pubblichiamo una sola che ci giunge dall’alto Tirreno cosentino. È di un medico di Cosenza e si chiama Domenico Massenzo.
«Già dal momento della sua scoperta e poi durante la sua diffusione per il mondo sia internet che i telefonini sulla costa tirrenica cosentina d’estate non funzionano! Non è importante – scrive il dott. Massenzo – stare in casa propria oppure in albergo: sono la stessa identica schifezza, perché anche il cosiddetto wi-fi assicurato a parole negli hotel, ogni volta riesce a soddisfare 5- 6 ospiti al massimo e soltanto a certe ore! Tutti gli altri che si fottano! Ma è così che si incrementa il turismo? In altri posti chi è in vacanza comunica in pochi secondi e naviga su internet a tutte le ore, qui invece è da mezzo secolo sempre lo stesso schifo. Sulla costa tirrenica capita tutte le sere di sentire gente che urla al telefono “Pronto, mamma mi senti? Io ti sento, tu mi senti? Come? Non ti capisco! Spostati».
«Per navigare su internet – ha spiegato il medico – talvolta devi allontanarti a piedi per centinaia di metri, e andare “a culo”, come si suol dire! Per scaricare un articolo di giornale puoi impiegare mezza giornata oppure riuscire a completare il download quando già è uscito il giornale del giorno dopo! Ma è mai possibile una cosa del genere? Come mai continuiamo a subire tutto ciò da così tanti anni senza che cambi nulla? Com’è possibile accettare che mentre in altre parti del mondo si programmano viaggi su Marte e si comunica forte e chiaro con astronauti in orbita a migliaia di km intorno alla Terra, qui da Bonifati io non riesco quasi mai a parlare per un minuto di seguito con un amico che sta a San Lucido?».
Aggiungere altro è inutile: lo scenario è identico sullo Jonio, sul Tirreno basso, in Sila, sulle Serre. Dovunque. Una vergogna.
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