2 minuti per la lettura
CARO Direttore, Perché? Mi spiego subito. Se uno dei suoi giornalisti viene raggiunto da un avviso di garanzia per diffamazione a mezzo stampa (cosa possibile in questa stagione) o per altri motivi, lei cosa fa? Gli vieta di scrivere? Voglio evidenziare che sulla proposta di delibera del Dipartimento Salute, in sede di Giunta, ho chiesto ai tecnici presenti se il Dipartimento “Controlli” fosse quello deputato a svolgere le funzioni, per come previsto dalla normativa. Mi è stato risposto che nessun altro Dipartimento lo avrebbe potuto fare e che la soluzione alternativa sarebbe stata quella di ricorrere a studi e consulenti esterni, con un conseguente aggravio di spesa. Certamente non sarebbero mancati, sul suo giornale come su tanti altri, articoli che avrebbero messo in evidenza tale fatto “nella stagione della spending review, dei dati Istat che indicano l’aumento della povertà e della disoccupazione nel Mezzogiorno…” e se non fosse più opportuno fare svolgere questo compito a strutture e professionalità interne. Vede Direttore, viviamo in un Paese molto strano che ha perso ormai la bussola, dove purtroppo anche l’informazione fa la sua parte. Mi spiego meglio: la Presidenza della Repubblica viene “intercettata” e sbattuta sulle prime pagine dei giornali; uomini di primo piano della Polizia di Stato vengono condannati senza pensare al fatto che hanno combattuto negli ultimi trent’anni il terrorismo prima e la ‘ndrangheta dopo, rischiando in prima persona e ottenendo eccellenti risultati.
L’Italia è il Paese in cui la morte del consigliere D’Ambrosio scandalizza tanti, anche quelli che avrebbero dovuto evitare quella gogna mediatica. Rivedo, in questa ultima mia affermazione, la carenza di umana pietà verso Orsola Fallara, perseguitata e condannata ancor prima di essere processata.
Caro Direttore, forse andrebbe evidenziato che si tratta di una non notizia, in quanto questo incarico rientra pienamente nelle normali mansioni di quel Dipartimento, quindi non è ad personam ma riguarda il Dirigente pro tempore che ricopre l’incarico. Caro Direttore, la ringrazio per lo spazio che mi ha concesso, e spero di aver esplicitato bene il mio pensiero. La saluto, come sempre, in piedi e… affettuosamente.
Giuseppe Scopelliti
Presidente della Regione Calabria
Prendo atto, come del resto avevo scritto, che la sua decisione è ineccepibile sul piano tecnico ma lei mi informa che era possibile un’altra soluzione. La dottoressa Sarlo avrà modo di dimostrare la sua innocenza davanti ai giudici, ma al momento è indagata per ipotesi di reato di non poco rilievo proprio per il modo con il quale avrebbe ottenuto il suo incarico di dirigente pro tempore del dipartimento da cui discende la nomina di cui si parla. Motivi di opportunità potevano consigliare l’altra possibile soluzione. La ringrazio per la sua risposta ma con sincerità le confesso che non riesco ad archiviare il mio interrogativo.
Matteo Cosenza
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA