Gianluca Gallo
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L’assessore Gianluca Gallo non ha dubbi sull’azione della Giunta pronta a dichiarare lo stato di siccità per l’intera regione Calabria
«LA GIUNTA regionale in una prossima seduta dichiarerà lo stato di siccità per tutta la Calabria, con verifica e riconoscimenti dei danni per le imprese agricole colpite». A dirlo l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo. L’ottobre anomalo che stiamo vivendo, con temperature più alte della media stagionale e la pioggia che latita da settimane, ha creato condizioni di forte sofferenza per gli agricoltori calabresi. In tutta la regione, ma soprattutto sullo Ionio crotonese, che è l’area più siccitosa della Calabria, priva di corsi d’acqua. L’acqua – per usi potabili e irrigui – viene garantita dai laghi Arvo e Ampollino, oggi pressoché prosciugati.
IL CASO CROTONE E IL PROBLEMA DEI LAGHI SILANI
Assessore Gallo, cos’è successo nel crotonese?
«Della gestione dei bacini idrici si occupa il settore Ambiente, il mio assessorato è interessato come “fruitore finale”. La convenzione che la disciplina risale al ‘68, ‘69 ed è stata stipulata dalla Cassa del Mezzogiorno, le Regioni non c’erano. Una trentina d’anni dopo è stato aggiornata. Noi l’abbiamo ripresa in mano per discutere un addendum, che riconoscesse l’erogazione al territorio di altri 10 milioni di metri cubi, in aggiunta ai 33 milioni previsti dalla convenzione. L’accordo con A2A era stato concluso, non più tardi di una settimana fa, e si stava discutendo di nuove forme di collaborazione nella gestione delle risorse idriche, nel reciproco rispetto delle esigenze e delle competenze di ognuno».
Ma nei laghi silani 10 milioni di metri cubi non ci sono.
«Qualche giorno fa, c’è stata una call con A2A nel corso della quale ci è stato comunicato che i laghi erano svuotati. Restava una disponibilità di 4,7 milioni di metri cubi, di questi avrebbe erogato un milione e mezzo a Crotone, per uso civile, mentre 3,2 milioni sarebbero rimasti a disposizione di Terna, in caso di blackout. Io ho fatto le mie rimostranze. Avevo da poco rassicurato gli agricoltori di Crotone sulla possibilità di procedere con la seconda semina dei finocchi Igp di Isola Capo Rizzuto e ora eravamo senz’acqua. Ho detto che non era possibile che a fronte di un territorio che moriva di sete e di un’agricoltura che avrebbe subito un colpo durissimo, per l’impossibilità di irrigare, si tenesse da parte acqua per un eventuale blackout».
GLI AGRICOLTORI CROTONE E L’OCCUPAZIONE DELLA 106
E gli agricoltori esasperati hanno occupato con i trattori la 106, venerdì. La protesta è poi rientrata in serata, quindi caso risolto?
«Ho chiesto al prefetto di Crotone, inoltrando una relazione del dipartimento Ambiente, di richiedere ad A2A e Terna lo svincolo dei 3 milioni e 200mila metri cubi disponibili. Ieri (venerdì, ndr) ci hanno rassicurato circa il via libera di Terna. La mia richiesta naturalmente è che vengano tutti destinati all’uso irriguo, ci sarà però una valutazione ora con prefettura e Comune, anche rispetto alle esigenze per uso civile (il milione e mezzo assicurato per i cittadini è sufficiente per una ventina di giorni, ndr). È chiaro che se non piove, tra qualche tempo saremo di nuovo in difficoltà».
L’ATTIVITÀ A2A E LA SICCITÀ IN CALABRIA
Il Consorzio Ionio crotonese ha accusato A2A di aver usato l’acqua dei laghi per produrre energia, mandandola poi a mare. A2A respinge le accuse, parla di «cause esogene» per lo svuotamento dei laghi e maggiori rilasci concessi durante l’anno al Consorzio. È possibile fare chiarezza? E come evitare situazioni analoghe in futuro?
«C’è stato un rimpallo di responsabilità, ma come le dicevo le competenze, sulla gestione delle risorse idriche, non sono in capo all’Agricoltura. Per il futuro posso dirle che stiamo mettendo in campo due importanti misure, finanziante entrambe con fondi Prs, che consentiranno una gestione migliore e più efficace delle risorse idriche: un uso responsabile e consapevole sarà sempre più necessario, l’acqua diventerà un bene sempre meno disponibile con il riscaldamento globale. La prima misura è l’avviso pubblico destinato alle imprese agricole dei distretti che ricadono nel Consorzio di bonifica dello Ionio crotonese, per favorire il passaggio a sistemi di irrigazione più efficienti e sostenibili, attraverso l’ammodernamento infrastrutturale, la definizione dei fabbisogni ottimali, il monitoraggio e l’uso efficiente della risorsa idrica utilizzata dall’agricoltura. La dotazione finanziaria è pari a 2 milioni di euro – salvo eventuali risorse aggiuntive – e l’investimento massimo ammissibile è pari a 100mila euro. La seconda misura sarà destinata invece ai Consorzi di bonifica: 20 milioni di euro per l’installazione di misuratori idrici presso tutte le imprese agricole, per verificare i consumi».
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