Carolina Girasole
1 minuto per la letturaPer il sindaco di Isola Capo Rizzuto nutrivo ammirazione. Carolina Girasole stava realizzando insoliti progetti. Gli alunni della scuola Spartitore avevano ideato una Casa della musica per ragazzi a rischio. Gli allievi della scuola media avevano pensato, invece, ad un orto botanico, erano loro a curare le piante e in quel terreno confiscato già gestivano un “giardino delle farfalle”.
Poi invece arrivarono i finocchi. Che da quelle parti sono molto buoni. Ma non quelli dell’orto botanico scolastico. Quelli della cosca Arena. Non penso fosse una professionista dell’Antimafia il sindaco.
L’ex sindaca era finita su siti e giornali per un “affaire” con la cosca locale. Votiamo Girasole e ci fate trafficare con i finocchi che in grandi quantità non penso equivalgano agli stupefacenti.
Tre gradi di giudizio hanno accertato che sindaca e marito non avevano avuto nessun rapporto equivoco con gli Arena, che le intercettazioni erano equivoche e che prove l’accusa non ne aveva sui voti tramutati in finocchi.
Prima provavo ammirazione per il sindaco Carolina Girasole. Ora avverto una solidarietà civile. Per essere stata una vittima dei finocchi appesa alla colonna infame della malagiustizia calabrese.
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