Giornata in ricordo delle vittime di mafia: La memoria un dovere morale

Una giornata per il ricordo delle vittime innocenti di mafia è prima di tutto un dovere morale ma anche un abbraccio a chi li piange

L’elenco che pubblichiamo di seguito (LEGGI) è quello delle vittime innocenti delle mafie in Calabria, stilato da Libera e letto nelle manifestazioni in occasione della Giornata della Memoria.

Lo facciamo perché crediamo nel dovere morale di un contributo che dia una dimensione sempre più collettiva al dolore che tante persone vivono da anni nel loro intimo perché privati, ingiustamente, senza potersi appigliare ad un benché minimo “motivo”, dell’affetto di un padre, di una madre, di un figlio.

Il mesto rito dell’elenco dà solo in parte l’idea di una tragedia che ha travolto tante famiglie e che magari, dopo qualche titolo in cronaca, è rimasta confinata nel ricordo dei familiari, anche loro “vittime” innocenti della ‘ndrangheta.

Un ricordo straziante, che mai il tempo riuscirà a sbiadire, così come il senso di vuoto è destinato a rimanere incolmabile. Non sono, non possono essere solo drammi privati senza che la società compia uno sforzo di condivisione.

LA GIORNATA DEL RICORDO DELLE VITTIME INNOCENTI DI MAFIA

Proprio nell’ottica di “rompere l’isolamento del dolore e della memoria”, il Quotidiano, nel 2016, in collaborazione con Libera di don Luigi Ciotti, ha iniziato a raccontare le storie delle vittime calabresi della mafia. Continuiamo a farlo: del nostro “Diario della memoria” sono state pubblicate già 175 pagine, tante sono le storie raccontate in questo giornale dalla collega Luciana De Luca, ridando “vita” a chi non c’è più attraverso le testimonianze dei propri cari.

Anche oggi, in questo momento in cui la pandemia ha messo a nudo fragilità personali inaspettate e sta comunque condizionando le nostre vite, è giusto mettere un altro tassello per cercare di adempiere a quel dovere morale, di fronte al quale non sono accettabili “distrazioni”.

Ricordare il nome di queste vittime innocenti delle mafie vuole essere un abbraccio a chi li piange, qualche volta davanti ad una foto in bianco e nero.