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Il Parlamento italiano che ha appena approvato la manovra finanziaria 2023

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Ecco cosa prevede la Manovra finanziaria 2023 appena approvata per la Calabria, dalla 106 ai provvedimenti specifici per Reggio Calabria

CON il via libera del Senato la prima manovra di bilancio del governo Meloni è legge. Approvata dopo un lungo e tormentato iter parlamentare, ma comunque in tempo utile per schivare l’esercizio provvisorio. Nel testo sono presenti anche norme d’interesse strettamente calabrese, dalla statale 106 ai forestali. Di seguito, una breve rassegna.

PONTE SULLO STRETTO

Nella legge di bilancio 2023 «il collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e continente» viene definito «opera prioritaria e di preminente interesse nazionale». Si riporta quindi in vita la società “Stretto di Messina”, prescrivendo la sospensione dei giudizi civili pendenti con il contraente generale e gli altri soggetti affidatari dei servizi connessi alla realizzazione dell’opera e stabilendo – entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge – la rinuncia da parte della stessa società Stretto di Messina Spa «alle azioni, alle domande e ai giudizi nei confronti delle amministrazioni pubbliche, a completa tacitazione di ogni diritto e pretesa».

Entro lo stesso termine – 90 giorni – andrà poi definita la rinuncia, da parte del contraente generale dell’appalto (il consorzio Eurolink) e delle società interessate, a tutti i contenziosi aperti. Trascorsi questi tre mesi – e «indipendentemente dall’esito (di queste) procedure» – sarà revocato lo stato di liquidazione della società Stretto di Messina. Nei trenta giorni successivi sarà convocata l’assemblea dei soci per la nomina dei nuovi organi. Si autorizzano infine Rfi e Anas, soci di Stretto di Messina SpA, «a sottoscrivere aumenti di capitale o strumenti diversi, comunque idonei al rafforzamento patrimoniale, anche nella forma di finanziamento dei soci in conto aumento di capitale, fino a un importo complessivo non superiore a 50 milioni di euro».

LA CALABRIA NELLA MANOVRA 2023: LA STATALE 106

La manovra stanzia tre miliardi di euro per la realizzazione di lotti funzionali del nuovo asse viario Sibari-Catanzaro della strada statale 106 Jonica. Saranno spalmati in 15 anni: 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, 150 milioni di euro per l’anno 2027, 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2028 al 2031, 250 milioni di euro per l’anno 2032 e 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2033 al 2037.

Nulla è cambiato qui rispetto al testo originario proposto dal Governo, benché il presidente Occhiuto avesse sperato in una riduzione della ‘finestra’ temporale da 15 a 10 anni.

L’emendamento Baldino (M5S), che portava lo stanziamento a 8 miliardi 950 milioni di euro da erogare in dieci anni, è stato accantonato in commissione Bilancio. Quello presentato da Cannizzaro e Arruzzolo, che aumentava la dotazione finanziaria dei primi anni, non è approdato nemmeno tra gli emendamenti segnalati.

OPERE PUBBLICHE

Assegnato alla Regione Calabria un contributo straordinario di 12 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025, da ripartire per una quota di 5 milioni di euro tra i comuni della regione medesima, per la realizzazione di opere pubbliche. La norma nasce da un emendamento iniziale a firma Patriarca, D’Attis, Cannizzaro.

DISSESTO E FORESTALI

I fondi stanziati in manovra per i forestali calabresi ammontavano in principio a soli 10 milioni di euro. Un fondo insufficiente, scriveva la stessa Regione Calabria nella propria legge di bilancio.

Anche qui è intervenuto un ritocco, che intreccia emendamenti dei deputati azzurri Cannizzaro e Arruzzolo e del governo. Il testo finale assegna alla Calabria «50 milioni di euro per l’anno 2023, 100 milioni di euro per l’anno 2024, 170 milioni di euro per l’anno 2025 e 120 milioni di euro per l’anno 2026 a valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2021-2027». Risorse destinate a sostenere gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e idraulico nonché «per le finalità di cui al decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148». Il riferimento, anche se non esplicitato, è al finanziamento per i lavoratori forestali calabresi, previsto dall’articolo 3, comma 9 del decreto legge citato.

MANOVRA 2023: “EMENDAMENTO” CANNIZZARO PER REGGIO CALABRIA

Approvati nottetempo dalla commissione Bilancio della Camera, alla vigilia del voto a Montecitorio, e passati quindi nel testo definitivo licenziato dal Parlamento, sono legge ora anche gli emendamenti Cannizzaro per Reggio Calabria. Si tratta, in tutto, di 7 milioni 700mila euro per la città capoluogo e la sua provincia.

Via libera quindi alla norma che autorizza il ritorno delle circoscrizioni a Reggio Calabria (e in tutti i comuni capoluogo di città metropolitana con meno di 250mila abitanti) con una spesa di 700mila euro da qui al 2025.
L’altra proposta di Cannizzaro, divenuta legge, prevede l’istituzione presso il ministero della Cultura di un fondo con una dotazione di 7 milioni di euro per l’anno 2023, da destinare a interventi di recupero e di restauro del patrimonio storico. Due milioni finanzieranno la riqualificazione, il recupero e il restauro del patrimonio storico e paesaggistico del borgo di Pentidattilo, a Melito di Porto Salvo. Tre milioni di euro saranno destinati alla riqualificazione del lido comunale Zerbi a Reggio, bene di rilevanza storica. I restanti 2 milioni andranno alla valorizzazione, potenziamento e efficientamento energetico dello stabilimento termale di Antonimina.

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Francesco Ridolfi

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