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Timida risalita del Pil in Calabria nel 2023, la popolazione invecchia e lo spopolamento non molla. Presentato il rapporto dell’Inps a Catanzaro


La Calabria resta la regione con il Pil pro-capite più basso. Ma i dati del 2023 raccontano di una crescita del Prodotto interno lordo dell’1,2 %. Dati emersi dal Rendiconto sociale dell’Inps Calabria presentato oggi, giovedì 21 novembre 2024, a Catanzaro. Una costante negativa e una piccola buona notizia per la regione fanalino di coda negli indicatori economici. Niente di nuovo dal Pollino allo Stretto. Ma quell’indice in rialzo racconta che qualcosa si muove nell’economia regionale. A illustrare i numeri del report sono stati il presidente del Comitato regionale dell’Inps Calabria, Domenico Zannino, e il direttore generale dell’Inps Calabria, Giuseppe Greco. Ha partecipato anche Roberto Ghiselli, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.

SPOPOLAMENTO, OGNI ANNO VANNO VIA 9MILA PERSONE

«Per quanto riguarda il mercato del lavoro -ha sottolineato Greco – anche in Calabria come altrove l’occupazione cresce, poi però notiamo che l’82% circa dei contratti di lavoro stipulati nel corso del 2023 fanno riferimento a contratti a tempo determinato, a contratti di somministrazione, quindi a un mondo del lavoro precario che certamente non è confacente alle esigenze dei nostri giovani che non trovando una collocazione adeguata, anche in virtu’ dell’elevato livello di formazione che hanno avuto, sono costretti a recarsi nel nord Italia e in Europa».

E come se ogni anno «venisse cancellato un comune delle dimensione di Soverato». La metafora utilizzata dal direttore regionale dell’Inps fa capire quanto sia grave il problema dello spopolamento. Novemila personale all’anno non sono più residenti in regione. «È una tendenza che va invertita: certo, non spetta a noi trovare la soluzione, ma sicuramente noi possiamo segnalare il problema» – ha aggiunto Greco.

PIL CALABRIA E INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE

Cresce anche l’età della popolazione. Una regione sempre più anziana. Quasi uno su quattro in Calabria supera i 65 anni, precisamente il 23,9% della popolazione complessiva. Un argomento che richiama quello delle pensioni. «Gli importi medi mensili delle pensioni Ivs -continua il direttore dell’Inps – sono più bassi rispetto alla media nazionale. Per le donne tali importi sono di gran lunga inferiori rispetto agli uomini e ciò induce a ritenere che vi sia una maggiore discontinuità nelle carriere lavorative e soprattutto una parità retributiva purtroppo non ancora completa». E in Calabria fino al 31 dicembre 2023 «risultavano erogate 178,767 prestazioni di invalidità civile (di accompagnamento e di invalidità). Liquidate nel 2023 30.474 nuove prestazioni contro le 26.909 del 2022: il dato è purtroppo in crescita ed è preoccupante». Alla presentazione del rapporto ha partecipato anche Roberto Ghiselli, presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.

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