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CROTONE – Doppio incontro, ieri, del presidente della giunta regionale, Mario Oliverio e del sindaco, Peppino Vallone, che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro dell’aeroporto Sant’Anna di Crotone. Ad illustrare i contenuti è un servizio pubblicato sull’edizione cartacea di oggi del “Quotidiano”.

In tarda mattinata, c’è stata una riunione con investitori della società tedesca “Sem”, che hanno illustrato il progetto che non riguarda direttamente i voli, ma un’attività collaterale, cioè, di manutenzione di velivoli. Il piano è quello di realizzare, infatti, uno o più hangar a Crotone per la manutenzione di aerei di linea.   

Si tratta di un investimento complessivo di oltre 200 milioni di euro, che, a regime, può portare a 500 nuovi posti di lavoro. Per realizzarlo, gli investitori hanno necessità di 16 ettari di terreno adiacenti allo scalo, già opzionati, di cui 6 al coperto.  Insieme agli investitori, in Italia per conto della “Sem” c’erano anche i rappresentanti di Invitalia, che, nell’operazione, parteciperebbe con una quota pari a 75 milioni di euro. La società tedesca, infatti, parteciperà ad uno dei dieci contratti di sviluppi in programma, che verranno valutati non dalla Regione, ma proprio da Invitalia e dal Ministero per lo sviluppo economico.   

Si tratta delle medesime procedure di finanziamento che, ad esempio, hanno portato il fondo di investimento statunitense Lcv Capital Management ad approdare anche a Gioia Tauro per la produzione di un’auto innovativa (LEGGI). Quelli di Crotone, invece, sono investitori privati che già in passato avevano cercato un approccio con l’aeroporto pitagorico, allora, però, non andato a buon fine. Questa volta, però, sembra quella buona, considerato che hanno già avuto l’ok da parte della Regione. E ieri mattina sono stati illustrati, al presidente Oliverio ma anche all’assessore regionale Carlo Guccione e della consigliera Flora Sculco, i piani di questo progetto. 

All’incontro hanno anche preso parte, oltre a Peppino Vallone, anche il vice presidente della Provincia di Crotone, Franco Parise, e il direttore generale dello scalo, Marcella Maggiori. Ripartono, dunque, gli investimenti nel territorio crotonese, con la speranza che, questi 200 milioni che arriveranno, non facciamo la stessa fine di quelli già arrivati sul territorio, per il Contratto d’area e per gli altri strumenti di agevolazione del passato, ed anche di quelli promessi e mai arrivati, come quelli di Antica Kroton.   

Questo degli hangar è un progetto concreto, tanto che, così come è stato sottolineato ieri mattina, la società, se tutto filerà liscio, potrebbe essere operativa già dal 1° gennaio 2018. 

«Stiamo facendo – ha detto al termine dell’incontro il governatore – tutto ciò che è possibile per salvare l’aeroporto di Crotone e assicurare uno sviluppo in futuro».
E le buone notizie, per il Sant’Anna, non sono finite qua. Sempre ieri, ma nel pomeriggio, infatti, c’è stata un’altra riunione, sempre alla presenza del presidente Oliverio e del sindaco Vallone, Questa volta, si è trattato di advisor di una cordata, italo canadese, interessata all’acquisto delle quote di maggioranza dello scalo pitagorico. Come si ricorderà, la società S. Anna è attualmente fallita ed è ora gestita dalla curatela fallimentare. Il passo successivo, dovrebbe essere la costituzione di una new co, che dovrebbe gestire lo scalo in futuro. 

 

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