Un lido balneare in Calabria
2 minuti per la letturaCATANZARO – Quanto costa il servizio spiaggia? La Federconsumatori Calabria ha fatto un’indagine sulla spesa che si affronta sulla costa calabrese.
L’indagine, chiusa al 15 giugno, ha coinvolto 20 località turistiche distribuite sulle 5 province: 10 località sul Tirreno e 10 sullo Ionio per conoscere il costo medio di 1 ombrellone e 2 sdraio per la settimana clou dell’estate compresa tra il 9 e 15 agosto.
Ottanta gli stabilimenti consultati, il doppio rispetto allo scorso anno: dieci sono risultati non raggiungibili ai riferimenti ufficiali, sette hanno dichiarato il tutto completo per la settimana presa in esame. In alcuni casi, l’incertezza delle risposte, è sembrata celare la strategia di offrire solo last minute il servizio a chi si reca sul posto o per conservarlo alla clientela più fedele.
Nei 63 lidi rimanenti è emersa un’ampia varietà di offerte in relazione alla località e alla fila di ombrellone rimasta libera. Sulla costa vibonese, emerge il costo dei lidi di Tropea con offerte tra 161, 280 e 360 euro e di Capo Vaticano con 185 euro di servizi di spiaggia e in aggiunta 10 euro giornalieri di parcheggio; meno cari sono risultati i lidi di Pizzo Calabro con offerte tra 91 e 105 euro a settimana, ma solo nelle ultime file.
Su tutto il litorale Jonico tra Catanzaro Lido, Squillace, Soverato, Roseto Capo Spulico, Rossano-Corigliano, Crotone, Isola capo Rizzuto, Cirò Marina, Siderno e Roccella Jonica, i costi variano dalle 70 alle 140 euro.
Sul versante tirrenico cosentino quasi ovunque esaurite le offerte nelle prime file: i costi a settimana nelle retro-file oscillano dalle 70 euro di Amantea alle 98 – 126 euro di Scalea sino alle 140 di Praia a Mare.
Spiccano sul tirreno cosentino le offerte settimanali nella nota città dei murales di Diamante che sfiorano le 200 euro in seconda fila. Sulla costa tirrenica reggina prezzi oscillanti dalle 70 alle 84 euro di Reggio Calabria in terza fila e i 140 euro nelle seconde file a Scilla.
La presidente di Federconsumatori Calabria, Mimma Iannello, ha commentato: «Dalle proposte raccolte dall’indagine di Federconsumatori emerge comunque il segnale che mesi di lockdwon e la campagna di vaccinazioni anti Covid hanno innalzato la domanda e spinto verso un’offerta di servizi che spazia tra proposte per tutte le tasche ma con impennate vertiginose nelle spiagge più note. Insomma, per chi vuole contenere i costi della vacanza e godere di scorci di mare in bella vista resta d’affrettarsi per cogliere le proposte più convenienti. Tuttavia, registriamo e denunciamo la totale incuria con cui Regione, Province, Anas e Comuni si apprestano a accogliere i turisti in famose località turistiche. Dalla viabilità, alla sicurezza, all’abbandono di rifiuti, al servizio».
Colpa della pandemia? «C’entra poco la pandemia», dice la Iannello. Aggiungendo: «C’entrano poco le risorse che pure ci sono: è solo la storica e cronica incapacità di governare la programmazione della principale industria calabrese su cui ci si limita a sfornare spot milionari che non risolvono i nodi strutturali che scontano molti territori e che frenano il ritorno in termini di vantaggi sociali, occupazionali, d’impresa e ambientali».
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