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RENDE (COSENZA) – «Il Reddito di cittadinanza, in Calabria, avrebbe raggiunto, in questi primi mesi, poco meno di 9 famiglie calabresi su 10 della platea potenzialmente più bisognosa. Su circa 78mila famiglie, stimate da Demoskopika in condizione di povertà assoluta in Calabria nel
2018, infatti, il numero delle domande accolte è stato pari a 67mila, coinvolgendo oltre 160 mila individui».
E’ quanto emerge, fra l’altro, dal XV Rapporto economico della BCC Mediocrati realizzato da Demoskopika e presentato a Rende alla presenza del sottosegretario Anna Laura Orrico; del presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli; del presidente della BCC, Nicola Paldino, e del direttore regionale della Banca d’Italia, Sergio Magarelli.
«La Calabria, oltre a registrare il più alto tasso di lavoro irregolare in Italia, pari al 22,3% – riporta lo studio – si posiziona in cima anche per numero di domande presentate ogni mille cittadini residenti, con un valore doppio rispetto a quello nazionale: 49 domande a fronte delle 25 rilevate in
Italia. Gli imprenditori intervistati, per circa la metà, si sono dichiarati favorevoli all’istituzione del contributo economico, ma oltre il 65% ha manifestato contrarietà a erogarlo agli stranieri o, comunque, a condizioni diverse dagli italiani».
«Sul versante della congiuntura economica – è detto ancora nello studio – l’indagine continuativa annuale mostra un peggioramento, anche se non rilevante. Non si può certo parlare di ripresa economica, infatti, se ancora oltre 4 imprese su 10 (43,9%) denunciano un trend negativo, oltre un terzo (36,9%) condizioni di stabilità e solo il 19,3% una crescita dei propri
volumi di affari. L’indice di fiducia generale degli imprenditori, con 90,8 punti, si posiziona ancora in area negativa, perdendo 7,7 punti rispetto all’anno precedente».
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