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IN un anno gli imprenditori artigiani calabresi al di sotto dei 40 anni sono diminuiti di 933 unità, passando dai 16.402 del 2011 ai 15.469 registrati al 31 dicembre 2012. Il dato emerge dall’Osservatorio sull’imprenditoria giovanile realizzato dall’Ufficio studi di Confartigianato e presentato alla Convention nazionale dei Giovani imprenditori di Confartigianato che si è svolta ieri e oggi a Roma.   

L’elaborazione, che si basa su dati Infocamere, mostra come il trend negativo vada avanti dal 2010, quando i giovani imprenditori under 40 risultavano essere 17.107. Lo studio di Confartigianato, tuttavia, evidenzia come la Calabria, nel periodo tra il 2008 e il 2012, sia una delle poche regioni, insieme a Piemonte e Campania, a far segnare un saldo positivo, pari a +7,6%, con 1.095 giovani imprenditori artigiani in più nel 2012 rispetto al 2008.   Durante la convention dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, sono state posizionate in sala decine di sagome bianche proprio per ricordare i giovani imprenditori vittime della crisi economica: dal 2008 al 2012 sono mancati all’appello 331.000 imprenditori under 40. Alla fine dello scorso anno il bilancio è da brividi: l’Italia ha perso il 16% dei giovani capitani d’azienda rispetto a 5 anni prima.

Nel nostro Paese il calo dei giovani capitani d’azienda è più accentuato rispetto alla diminuzione media dell’8,9% verificatasi nell’Ue a 27. Nel confronto con gli altri maggiori Paesi europei i lavoratori indipendenti italiani under 40 mostrano un calo più intenso rispetto a quello rilevato in Germania (-9,3%) e inferiore solo a quello osservato in Spagna, dove tra il 2008 e il 2012 si sono ridotti di oltre un quarto (-27,0%). Mentre in Francia e nel Regno Unito il numero dei giovani imprenditori è addirittura aumentato (rispettivamente del 7,2% e del 3,2%). 

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