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GIOIA TAURO (RC) – Due proteste distinte tra loro ma che in uno stesso giorno divampano facendo salire l’allarme per il disagio dei lavoratori nel territorio di Gioia Tauro. Sono saliti nuovamente sul tetto di un edificio confiscato alla ‘ndrangheta e dove sarà realizzata una caserma dei carabinieri, alcuni dipendenti di Pianambiente, la società mista che si occupa della raccolta dei rifiuti nella piana. I lavoratori sono senza stipendio dal marzo scorso e la società è prossima al fallimento. Con la loro protesta i lavoratori intendono richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla loro situazione per invocare il pagamento delle spettanze dovute e chiedendo certezze per il loro futuro. Una analoga protesta era stata attuata venerdì scorso.
Al porto, invece, una quarantina di lavoratori della Coop Mar, cooperativa che si occupava del fissaggio dei container a bordo delle navi nel porto di Gioia Tauro, stanno attuando un sit in davanti alla sede dell’Autorità portuale per chiedere che all’azienda venga nuovamente attivata la concessione ad operare all’interno dello scalo. La concessione era stata revocata perchè non in regola con la contribuzione verso gli istituti previdenziali. I lavoratori chiedono che alla cooperativa sia nuovamente concesso di lavorare all’interno del porto.
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