I servizi dell'acqua e della spazzatura porteranno i conti degli enti al collasso

«L’aggiornamento dei dati sulla gestione dei servizi, in particolare dei rifiuti e dell’acqua, mostrano come questo sistema non solo sia inefficiente, ma produce, con un carico fiscale consistente sui cittadini, un debito un gestione assurdo che per tutti i settori va oltre i cento milioni di euro all’anno». L’analisi del presidente di Legautonomie Calabria, Mario Maiolo, nell’ambito della presentazione del rapporto annuale “Finanza comunale, ricchezza locale, sistema idrico e rifiuti”, avvenuta oggi a Catanzaro, conferma le difficoltà e le incongruenze di un sistema complesso quale quello della gestione dei servizi e della relativa tassazione. In particolare, i settori del sistema idrico integrato e del servizio di smaltimento dei rifiuti, registrano deficit imponenti e rischi macroscopici per le casse comunali. In particolare, per quanto riguarda il sistema idrico integrato, è stata registrata la cifra record di accertamenti comunali, pari a oltre 205 milioni di euro nel 2010, ma si sono ridotti i risultati sulle riscossioni, sia di competenza che in conto residui. Nel rapporto emerge che «diminuisce la spesa totale e la spesa corrente in valore pro capite, mentre rimane stabile la spesa per investimenti e quella per il personale. Ciò significa che anche negli anni 2009 e 2010 il sistema idrico integrato ha continuato a produrre un deficit complessivo di gestione, massimo nel 2009 con oltre 119 milioni di euro e di 87 milioni di euro nel 2010». Secondo Legautonomie, lo stesso meccanismo si evidenzia per il servizio di smaltimento dei rifiuti, per il quale «crescono gli accertamenti e diminuiscono le riscossioni». Quindi, ha ancora affermato Legautonomie, «ci troviamo di fronte ad un settore con un disavanzo di gestione che nel 2009 ha fatto registrare il record di 81 milioni di euro e nel 2010 di 62 milioni di euro, mentre il costo pro capite del servizio ha raggiunto nel 2010 la cifra di 102,5 euro».