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CALANO i voli che atterrano o decollano dagli aeroporti calabresi. Nei primi otto mesi del 2012, in base ai dati Assaeroporti, la movimentazione di aeromobili si è sensibilmente ridotta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5,2 per cento), per effetto in particolare del calo dei traffici internazionali. Il transito dei passeggeri sui voli commerciali, in realtà, è lievemente aumentato (0,7 per cento): a fronte del calo del numero di passeggeri su voli internazionali (-12,3 per cento), si è registrato un aumento sui voli nazionali (5,4 per cento). Dopo un decennio di forte incremento, si è interrotta la crescita dei passeggeri nello scalo di Lamezia Terme (-1,7 per cento), mentre il traffico è aumentato a Crotone e Reggio Calabria, che tuttavia mantengono un peso pari a circa un quarto del totale regionale.
Ma il dato più allarmante è quello relativo ai debiti accumulati dagli scali: è di oltre 46 milioni di euro il buco che grava sugli enti locali calabresi, per il mantenimento degli aeroporti della regione. Lo rivela il Sole 24 Ore che ha monitorato la situazione debitoria delle società di gestione degli scali italiani sui cui pesa un debito complessivo pari a 3,4 miliardi di euro. L’aeroporto di Lamezia Terme, secondo quanto emerge dall’analisi, a fronte di un fatturato di 23,4 milioni di euro nel bilancio di esercizio 2011, ha debiti totali pari a 14,7 milioni di cui 9,2 a carico dei comuni di Lamezia Terme, Catanzaro e Reggio insieme alle Province di di Cosenza e Catanzaro. Assai più pesante è il carico debitorio (bilancio 2010) della Sogas, società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto di Reggio che ha un fatturato di 3,4 milioni di euro e che presenta un passivo di 33,7 milioni tutti a carico degli enti locali, Province di Reggio e di Messina, in primis. Anche l’aeroporto S.Anna di Crotone con un fatturato di 1,3 milioni di euro ha debiti per 3,6 milioni la quasi totalità dei quali (3,4 milioni) a carico degli enti locali soci.
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