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CATANZARO – «E’ un segnale di cambiamento e non di rassegnazione». Lo ha detto il segretario della Cgil, Susanna Camusso, stamane a Catanzaro, ai giornalisti che le chiedevano un commento sullo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria. «E’ un segnale – ha aggiunto – di presenza dello Stato. Uno Stato che combatte una battaglia di legalità. In questo senso va la decisione del Ministero dell’Interno che è finalizzata a ricostruire un rapporto positivo con i cittadini che subiscono questo provvedimento». «Abbiamo sempre detto – ha proseguito – che bisogna fare la lotta alla criminalità e alla corruzione. Non basta solo guardare ma serve anche individuare i luoghi di corruzione e di infiltrazione della criminalità per poi sconfiggerli».
Allargando poi il discorso la Camusso ha aggiunto che «la giunta della Calabria faccia scelte di legalità, di trasparenza, di non collusione o di sostegno dove sia individuata la presenza della criminalità e cominci a dire come, amministrativamente, vuole utilizzare le risorse che ha». Sul tema Mezzogiorno, la Camusso punta l’indice anche contro le amministrazioni regionali. «In molte occasioni – rimarca – non hanno rappresentato scelte di governo positive. Penso alla grande massa di fondi strutturali europei non spesa o impegnata. Per questo, nessuno può chiamarsi fuori dalle responsabilità, a partire dalla giunta calabrese».
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