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DISAGI sullo Stretto di Messina per lo sciopero di 24 ore dei marittimi della società di traghettamento privato «Caronte&Tourist» indetto dal sindacato autonomo Fima Fast-Confs.Al. Le navi hanno caricato gli autoveicoli “a singhiozzo” per tutta la giornata, creando code agli imbarchi, sia a Messina sia a Villa San Giovanni. Lo sciopero è scattato alle 7.15 e si concluderà alla stessa ora di domani. Le code si sono allungate più volte ai due capi dello Stretto, fino a raggiungere picchi di attesa di due ore.
Tensioni tra i lavoratori in sciopero e i marittimi che invece garantiscono i servizi sulla «Westfold» e sulla «Zncle», tanto che è dovuta intervenire la Guardia costiera. L’astensione dal lavoro dei marittimi era stata proclamata dopo il fallimento della trattativa tra azienda e sindacati sull’ipotesi della società armatoriale di ridurre il personale a bordo da 18 a 15 unità e di decurtare gli stipendi del 20 per cento. La «Caronte&Tourist» motiva il taglio del costo del lavoro con la riduzione dei ricavi dovuti al costante calo di traffico sullo Stretto di Messina. Per la compagnia di navigazione lo sciopero non sarebbe legittimo perchè non avrebbe seguito le procedure ordinarie per l’indizione delle proteste.
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