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CATANZARO, 17 SET – E’ di oltre il 65% l’adesione in Calabria dei lavoratori del settore telecomunicazioni, in gran parte impiegati nei call center, allo sciopero indetto dalla Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil per il rinnovo del contratto collettivo scaduto da nove mesi. Manifestazioni e cortei di protesta si sono svolti in diverse regioni d’Italia.
Al sit-in di protesta realizzato presso la sede di Confindustria di Catanzaro hanno partecipato numerosi lavoratori che a margine della stessa sono stati ricevuti, in delegazione, dal direttore Dario Lamanna, al quale hanno esposto, con determinazione, le ragioni della protesta. Slc, Fistel e Uilcom si dichiarano «soddisfatti della adesione allo sciopero e si augurano che si possa giungere ad un accordo senza dover dare seguito allo sciopero a Roma già programmato per il 19 ottobre prossimo».
Secondo i dati forniti dalla Cgil, l’adesione media è stata del 60% a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, con punte del 90% in Telecom e Wind.
Quello di Catanzaro è stato un sit-in pacifico per cercare di riaprire un tavolo di trattative con Asstel sulla questione degli appalti che mettono a rischio i lavoratori ad ogni cambio di commessa e chiarire la questione delle esternalizzazioni. Nel caso Asstel non si dimostrasse ancora accondiscendente ad aprire una trattativa, hanno evidenziato i rappresentanti sindacali presenti in piazza, i lavoratori e i sindacati sono pronti a proclamare un ulteriore sciopero generale della categoria con manifestazione nazionale a Roma per il prossimo 19 ottobre.
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