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CATANZARO – Autunno caldo per le scuole. Tanto da indurre i vincitori del concorso per dirigenti scolastici a incontrare l’assessore regionale all’Istruzione, Mario Caligiuri, per sottoporre al Ministero dell’Istruzione tre questioni. Se da una parte il comitato chiede «l’esecutività del bando, con l’attivazione dei percorsi di formazione per i vincitori, propedeutici all’immissione in ruolo», dall’altra chiede l’attivazione della «procedura dell’apertura delle graduatorie interregionali, nella percentuale e con le modalità espresse dalla legge». Ma anche la «deroga della durata triennale della graduatoria di merito» dovuta al prolungamento delle procedure concorsuali in altre regioni. Scrive il Comitato in una lettera. A seguito, infatti, delle procedure concorsuali «è stata redatta una graduatoria con 98 vincitori, ben 10 unità in meno rispetto ai 108 posti messi a bando». Il Comitato ha quindi voluto chiarire che «a fronte di diversi ricorsi presentati da candidati esclusi, nessuno a oggi è stato accolto e ha prodotto effetti sulla procedura concorsuale». E nel ribadire che «nessun tribunale amministrativo ha bloccato la procedura concorsuale», il comitato chiede con forza che «si continui per l’immissione in ruolo degli aventi diritto».
CROTONE. Hanno invece preparato un esposto alla Procura della Repubblica di Crotone i precari della scuola della città pitagorica. Per accertare eventuali responsabilità per i ritardi delle nomine. Questa mattina invece i precari terranno un sit in davanti la prefettura, mentre una delegazione incontrerà il prefetto Vincenzo Panìco, al quale chiederà “più sicurezza per le scuole”. Ma anche “il rispetto del termine del 31 agosto per le nomine, perché questi ritardi non giovano agli studenti, ai docenti e alle scuole”. Queste le parole di Rosanna Basso, docente di lingue e precaria da 12 anni. Il sit in è stato organizzato dunque per protestare contro il concorsone e per chiedere l’immissione dei docenti iscritti nelle graduatorie a esaurimento. A sostenere i docenti e gli amministrativi, anche Luigi Carbone, 62 anni, passato di ruolo quest’anno dopo 20 anni di precariato. «La mia è una storia particolare, ho iniziato a insegnare nel 1976, avevo già 10 anni di insegnamento negli Stati uniti, sono un madrelingua. Quindi ho un’esperienza di 30 anni». Tra cinque anni andrà in pensione, ma rimane la gioia di avere il posto a tempo indeterminato, «dopo tanti sacrifici sono passato di ruolo. Ero il primo in graduatoria». Luigi, l’anno scorso è stato il precario più anziano ad aver fatto causa al Ministero dell’Istruzione aderendo ad una azione legale lanciata dal Codacons.
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