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ENTRO il 17 settembre, i proprietari di prima casa che hanno deciso di dilazionare in tre tranches il pagamento dell’Imu saranno chiamati a versare la seconda rata dell’imposta sugli immobili. In Calabria, l’importo medio più elevato si pagherà a Cosenza, con 115 euro, cifra comunque inferiore alla media nazionale che è di 131 euro; a seguire Reggio Calabria, con 85 euro e Vibo Valentia con 76.
La seconda rata più leggera per i proprietari che hanno scelto il pagamento in tre soluzioni (prima rata a giugno, ulteriore acconto a settembre, saldo a dicembre) si pagherà a Catanzaro e Crotone, con un importo medio di 34 euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Cgia di Mestre, secondo cui la seconda rata dell’Imu più salata si pagherà a Bologna (293 euro), Milano (269), Genova (227), Torino (224). Lo studio, inoltre, ha evidenziato che nei Comuni capoluogo la seconda tranche dell’imposta costerà mediamente il 62% in più rispetto alla media versata dai proprietari di prima casa ubicata nei Comuni della stessa provincia. Una tendenza che si registra anche in Calabria.
A Cosenza e Reggio, in particolare, la seconda rata sarà più cara del 64% rispetto alla media degli altri Comuni delle rispettive province; una percentuale che sale a +74% a Vibo Valentia e scende a +54% a Crotone. Secondo i dati della Cgia di Mestre, più contenuta la differenza tra Catanzaro e il resto della provincia: nel capoluogo di regione, la seconda rata dell’Imu costerà in media solo il 14% in più rispetto alla media versata dai proprietari di prima casa dei Comuni della provincia.
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