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REGGIO CALABRIA – Nuovi collegamenti del gruppo Alitalia con tre aeroporti calabresi sono stati annunciati questa mattina dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e dal direttore marketing di Alitalia, Andrea Stolfa. Grazie a un accordo tra Regione e Alitalia, infatti, nuovi voli saranno operativi da giugno da Reggio Calabria e da Crotone verso Bologna, mentre è già attivo il collegamento Reggio Calabria-Pisa, operato da Air One, lo smart carrier del gruppo Alitalia. I voli Reggio Calabria-Bologna partiranno dal primo giugno con due collegamenti settimanali a bordo di Airbus A319, martedì e venerdì, mentre la rotta Crotone-Bologna partirà il giorno dopo su aerei Bombardier Crj900 o Embraer E-175 che voleranno nei giorni di lunedì e sabato. 

I biglietti dei due nuovi collegamenti sono già in vendita, a partire da 51 euro a tratta, tasse incluse. Dallo scorso 28 aprile, Air One, invece, ha già avviato collegamenti diretti da Reggio Calabria a Pisa nei giorni di martedi, giovedi e sabato, al prezzo di 20 euro a tratta tasse incluse. Dal 2 giugno, inoltre, Alitalia riprenderà i collegamenti stagionali da Reggio Calabria a Venezia, operati con aerei Embraer E-190, per 3 giorni alla settimana fino al 29 settembre. Dal 7 luglio Alitalia riattiverà anche il volo stagionale Lamezia Terme – Trieste che sarà operato con i nuovi Embraer E-175 due giorni alla settimana fino al primo settembre. L’accordo tra Regione Calabria e Gruppo Alitalia ha anche la finalità di promuovere l’offerta turistica del territorio calabrese e di sviluppare nuovi flussi di traffico da e per gli aeroporti di Reggio Calabria, di Crotone e di Lamezia Terme attraverso campagne congiunte di promozione.

«L’accordo illustrato oggi dal presidente Giuseppe Scopelliti con Alitalia – dice Alessandro Nicolò, vice presidente del Consiglio regionale – è un ulteriore tassello nella costruzione di un sistema di mobilità moderno e rafforzato dalla prospettiva di nuove tratte ai fini della promozione del territorio calabrese. Il coerente impegno per irrobustire l’operatività dell’Aeroporto dello Stretto dentro un sistema di rete con gli altri scali aerei regionali – prosegue Nicolò – testimonia la ferma volontà della Giunta regionale e del centrodestra di attrezzare al meglio un territorio, crocevia strategico per il sud del Mediterraneo. L’idea di interfacciare il sistema aeroportuale calabrese e di renderlo flessibile dal lato della domanda e dell’offerta dei servizi, incrementa le potenzialità di sviluppo sia per il turismo che per quel che riguarda il sistema produttivo della regione».

«Saranno infatti più agevoli – secondo Nicolò – i contatti con gli operatori economici di altre realtà, e si allargheranno gli orizzonti e le opportunità di crescita. È una iniziativa di ampio respiro, quella definita dal presidente Scopelliti con i vertici di Alitalia, che consentirà inoltre di allontanare lo spettro del ridimensionamento dei servizi aeroportuali nell’area dello Stretto, il cui potenziamento è intimamente legato a quella grande innovazione istituzionale costituita dalla città metropolitana».

Da parte sua Candeloro Imbalzano, presidente della Seconda commissione, afferma che «l’accordo annunciato oggi dal Presidente Scopelliti e dal direttore marketing Alitalia, Stolfa, sul potenziamento dei collegamenti da e per la Calabria, in particolare per Reggio, rappresenta un risultato di grandi prospettive per l’aeroporto dello Stretto. Finalmente, si aprono possibilità concrete ed assai incoraggianti per consolidare il futuro del ‘Tito Minnitì, offrendo all’utenza dell’area dello Stretto nuove ed interessanti opportunità di mobilità che ridurranno i pericoli di isolamento e, contestualmente, aprono una pagine nuova in relazione alle potenzialità dell’offerta turistica di questa area così importante. Il confronto con Alitalia ed i livelli di governo nazionale da parte del Presidente Scopelliti, conferma la credibilità del governo regionale e la bontà di una scelta strategica avviata fin dall’inizio di questa legislatura per riaffermare il ruolo di Reggio al centro delle politiche mediterranee, da una parte, e l’attenzione costante a quanto si muove in Europa e nel resto del Paese». 

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