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CATANZARO – Un investimento di 130 milioni di euro, possibile grazie alla rimodulazione del Por Fse Calabria, per creare 8-10 mila posti di lavoro in più per i giovani. Un’azione mirata che dovrà essere portata a termine entro la fine dell’anno, con tempi ristrettissimi dal momento che saranno utilizzate le graduatorie già esistenti e si pubblicheranno nuove azioni che vengono annunciate come «semplici e rapide». Ad anticiparlo, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Catanzaro, il governatore Giuseppe Scopelliti, e l’assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, Francescantonio Stillitani. Con la riprogrammazione del Por Fse sono stati azzerati alcuni assi per investire maggiormente sull’occupazione, tenendo conto, è stato spiegato, che la grave situazioni di crisi impone interventi per i giovani. Per questo Scopelliti ha ricordato i 5.349 nuovi posti creati con i cinque bandi pubblicati negli ultimi mesi, e ai quali si aggiungeranno altri 2.000 posti con due nuovi bandi e poi le azioni illustrate nella conferenza stampa, per un totale di almeno 15mila nuovi posti di lavoro. «Riteniamo che in questo momento critico – ha sostenuto il presidente della Regione -dare risposte con nuovi posti rappresenta un’opportunità che la Regione mette in campo. La Regione ha dovuto attivare un percorso di riprogrammazione delle risorse comunitarie, recuperando risorse ancora senza vincolo finale».

Dello stesso parere l’assessore Stillitani, che ha illustrato gli aspetti economici degli investimenti che fanno parte di «una riorganizzazione per incentivare l’occupazione giovanile». Stillitani ha anche ricordato che «la Calabria sul Fondo sociale europeo è la prima di tutte le regioni ad obiettivo 1, con una media del 25 per cento». Tra le idee allo studio, oltre alla scorrimento delle graduatorie esistenti per i bandi già svolti, ci sono anche l’apertura del credito d’imposta, la regolarizzazione delle badanti, la riproposizione dell’avviso «Welfare to work» e dei progetti «Lavori regolari», mentre non sarà portato avanti il progetto di trasformazione dei contratti a termine e co.co.pro., per i quali sono state avviate analoghe iniziative da parte del Governo nazionale.

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