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 «Gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, così come avevamo annunciato, non chiuderanno. Un primo importante traguardo per scongiurarne la chiusura è stato infatti raggiunto». È quanto afferma il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito alla proposta elaborata dall’Enac e deliberata dal Consiglio di Amministrazione e consegnata al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera per la definizione del piano nazionale aeroportuale.   Il Piano dell’Enac persegue infatti una visione di rete delle infrastrutture aeroportuali del Paese ed è stato realizzato seguendo la volontà del Ministro Passera di riordinare il sistema. Prevede una riclassificazione di tutti gli aeroporti italiani e definisce una mappa nazionale di 42 scali.   «Sono molto soddisfatto – prosegue il Presidente Scopelliti – che fra i 18 scali individuati nella mappa come di “servizio” ci siano gli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone oltre, ovviamente, a quello di Lamezia Terme, che viene annoverato tra gli scali “strategici”. Un risultato significativo che si accompagna all’importante lavoro che stiamo portando avanti per definire nuovi accordi con le compagnie aeree. Un’operazione che servirà ad incrementare notevolmente il traffico passeggeri sugli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone e mettere al sicuro la permanenza dei due scali all’interno del piano nazionale aeroportuale e rafforzare la rete calabrese».

«Accolgo con soddisfazione la notizia che gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria sono presenti all’interno del Piano che l’Enac ha consegnato al Ministro Passera come scali che possono continuare ad essere operativi come gli altri 18 della lista, ma che devono dimostrare nei prossimi tre anni di poter giocare un ruolo proprio nel Piano nazionale». Lo afferma, in una dichiarazione, la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, facendo riferimento al Piano Enac degli aeroporti.   «In caso contrario – aggiunge – se non sarà ristabilita per questi aeroporti una gestione economica sostenibile, l’alternativa che resterà all’Ente Regione sarà di chiuderli, finanziarli in proprio o privatizzarne la gestione. Se il Governo nazionale approverà il Piano Enac cinque aeroporti minori dovranno chiudere definitivamente, mente vi saranno 24 scali principali di cui 3 HUB intercontinentali, 13 strategici, tra cui l’aeroporto di Lamezia Terme e otto primari, oltre a 18 aeroporti di ‘serviziò la cui sopravvivenza è legata al ruolo strategico che riusciranno a svolgere in ambito regionale e interregionale. Il Tito Minniti di Reggio ed il Sant’Anna di Crotone dovranno essere in grado di studiare forme innovative per rispondere alle esigenze ed ai fabbisogni delle proprie popolazioni e dimostrare comunque di essere riusciti a raggiungere una sostenibilità economica».   «I tre anni ci lasciano più spazio per poter lavorare – dice ancora Antonella Stasi – anche se spero di non dover aspettare tanto per veder decollare i nostri aeroporti. Grazie agli interventi che la Regione sta mettendo in campo oggi ci sono le premesse perchè gli scali di Crotone e Reggio Calabria abbiano tutte le carte in regola per assolvere egregiamente il loro compito all’interno del Piano aeroportuale nazionale. L’attivazione di nuove rotte aeree, l’interesse di Alitalia per la Calabria, così come confermato nell’incontro che insieme al presidente Scopelliti abbiamo avuto con il Direttore Marketing di Alitalia, che porterà in Calabria un incremento consistente di voli della compagnia di bandiera su tutti gli aeroporti regionali, oltre che a nuove rotte come Pisa e Bologna per Reggio Calabria ed il volo tanto atteso per Bologna a Crotone, già a partire dal mese di maggio, testimoniano che un’azione di buon governo ma soprattutto un lavoro costante quotidiano, contribuiscono in modo rilevante a raggiungere obiettivi concreti».   «Il Presidente Scopelliti e il Governo regionale – sostiene ancora il vicepresidente della Regione – hanno una visione chiara per salvare definitivamente le infrastrutture aeroportuali minori. Occorre mettere in campo una visione manageriale di gestione e, soprattutto, incrementare il numero di passeggeri che sarà possibile solo se le compagnie aeree sceglieranno i nostri scali. Il tutto con grande giovamento anche delle strutture turistiche e beneficio dell’industria turistica regionale. In particolare per Crotone, nel contesto del Piano di sviluppo che l’aeroporto di Sant’Anna sta portando avanti, c’è la possibilità di aprire un mercato turistico importante grazie alle nuove rotte appena attivate, Verona, Monaco, Santorini e Bologna, e presto avremo la conferma di una novità importante rappresentata dall’attivazione di un volo diretto Crotone-Mosca. E proprio grazie all’attuale politica messa in campo che l’aeroporto di Crotone potrebbe raggiungere per i prossimi tre anni, oltre ad un rassicurante riequilibrio finanziario, un incremento di passeggeri pari al 200%». 

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