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«Ennesima condanna per Sma – Auchan. Dopo la Cassazione anche la Corte d’Appello di Catanzaro condanna la multinazionale Sma». Lo rende noto, in un comunicato, il legale rappresentante della Eurofin, Francesco Dodaro. «Qualche giorno fa – ha proseguito – abbiamo dato notizia dell’intervenuta sentenza da parte della Suprema Corte di Cassazione, la n.04173/2012 che metteva fine ad una tormentata e defatigante vicenda giudiziaria che vedeva contrapposta la Sma Spa e la Eurofin Spa società della Gruppo Dodaro. Oggi anche la Corte di Appello di Catanzaro rigetta l’azione per revocazione proposta sia dalla Sma (società che si occupa dell’affiliazione degli imprenditori locali all’insegna Sma della multinazionale Auchan) che dalla curatela del già revocato fallimento Eurofin, confermando la sentenza di revoca già pronunciata il 29 dicembre 2010 e resa definitiva dalla recente pronuncia della Cassazione». «La vicenda giudiziaria – ha aggiunto – trova la sua origine da un contratto di master franchising sottoscritto il 20 novembre 2002 con decorrenza 1 gennaio 2003. Contestualmente alla sottoscrizione del contratto di master franchising, il Gruppo Sma rilasciava al Gruppo Dodaro due importanti documenti, il primo, indicante i privilegi di cui godeva il master franchisee, ed il secondo, indicante i margini in una forbice tra minimo e massimo divisi per settore merceologico che sarebbero stati applicati nel corso della vigenza contrattuale. Nel corso di detto rapporto i margini di cui agli accordi contrattuali non vennero di fatto conseguiti e, pertanto, il franchisee Eurofin, a seguito del grave inadempimento contrattuale della Sma ed a fronte della successiva risoluzione del contratto, iniziava a far valer nelle opportuni sedi giudiziarie i propri diritti. Malgrado ciò la Sma Spa, dopo aver cercato di ottenere in modo assai discutibile una certificazione del proprio presunto e contestato credito da parte della Eurofin Spa, chiedeva una inopinata dichiarazione di fallimento al Tribunale di Cosenza. Ed invero, già il 29 dicembre 2010 con sentenza 7/2011 emessa dalla Corte di Appello di Catanzaro la Eurofin sovvertiva la sentenza di primo grado con la revoca di detto fallimento evidenziando: che la società non versava in alcun stato di insolvenza, che alla data della dichiarazione di fallimento non risultavano pendenti a suo carico procedure esecutive, non risultavano elevati protesti in suo danno ed, infine, che il credito alla base dell’unica istanza proposta dalla Sma era contestato ed oggetto di accertamento giudiziale. Pervicacemente, la Sma procedeva ad impugnare detta sentenza di revoca sia con un’azione di revocazione presso la medesima Corte di Appello che proponendo ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione ed evitando così, fino ad oggi, la legittima riconsegna dell’Azienda agli organi amministrativi della Eurofin». «Entrambe le Corti – ha sostenuto Dodaro – hanno dato ragione alla Eurofin, infatti: con sentenza 229/2012 depositata il 14 marzo 2012 la Corte di Appello di Catanzaro decideva in ordine all’azione per revocazione considerando le relative domande non dotate di pregio e del tutto inammissibili e, pertanto, ‘rigetta le domande di revocazione, condanna la Curatela del fallimento della Società Finanziaria Sviluppo Commerciale (Eurofin) S.p.a. al pagamento in favore di Società Finanziaria Sviluppo Commerciale (Eurofin) S.p.a., Euro Italia srl e Dodaro Francesco delle spese processuali, che liquida in euro 960 per diritti ed euro 17.200 per onorari, oltre Iva e Cpa come per legge ..’, ‘Condanna la Sma spa al pagamento in favore della Società Finanziaria Sviluppo Commerciale (Eurofin) Spa, Euro Italia srl e Dodaro Francesco delle spese processuali che liquida in euro 960 per diritti ed euro 15.200 per onorari oltre Iva e Cpà. Con sentenza 04173/2012 depositata il 15 marzo 2012 la Suprema Corte di Cassazione ha confermato la sentenza di revoca del fallimento Eurofin spa già pronunciata dalla Corte di Appello di Catanzaro il 29 dicembre 2010 e condannando anche in questo caso la Sma SpA». «Corre l’obbligo di evidenziare – ha proseguito Dodaro – che sono ben tre le pronunce degli organi giudicanti che hanno statuito in ordine alle legittime ragioni della Eurofin spa (Corte di Appello di Catanzaro sentenza 7/2011 del 29.12.2010 e sentenza 229/2012 del 12.03.2012 e Corte di Cassazione sentenza 04173/2012 del 23.02.2012) e che hanno univocamente rigettato ogni istanza avversaria a controprova delle assolute ed infondate pretese della multinazionale Sma Spa. L’intera vicenda è stata patrocinata, unitamente al compianto prof. Francesco Galgano, dagli avvocati Alessandra Amantea e Piero Funari». «Resta a questo punto da chiedersi – ha concluso Francesco Dodaro – il perchè di tanta pervicacia. Perchè, infatti, si è tentato di decretare la morte economica di una società che, la stessa Corte d’Appello definisce essere ‘parte del Gruppo Dodaro, nell’ambito del quale essa svolge la funzione di società finanziaria del gruppo, in quanto è proprietaria di diversi rami d’azienda, ed inoltre presta assistenza alle predette società, garantendo le banche per i finanziamenti ad essi erogatì? Cosa avrebbe ottenuto da una tale distruttiva azione la Sma? Perchè si è cercato di minare alle fondamenta un gruppo imprenditoriale correttamente presente sul mercato da circa mezzo secolo? Non è questa la sede per dare risposta agli inquietanti interrogativi posti, ma certamente sarà data adeguata risposta nelle sedi che validamente saranno adite dalle società del gruppo Dodaro».
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