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Il difensore del Crotone Martella controlla l'attaccante dell'Atalanta Petagna

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Partita giocata in uno “Scida” allagato per l’abbondante pioggia

CROTONE – – Su di un campo pesantissimo e disseminato di pozze d’acqua, Crotone e Atalanta non vanno oltre il pareggio maturato nel finale. Di Mandragora per i calabresi e Palomino per i bergamaschi, le due reti entrambe scaturite sugli sviluppi di una mischia in area. Il terreno allentato dello Scida non favorisce gli scambi e il gioco con la palla a terra e a soffrirne è soprattutto l’Atalanta, che non riesce a sviluppare le sue solite trame.

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Nei primi 20′ è il Crotone che si adatta meglio alla situazione e grazie ad aggressività e densità, guadagna campo, sfiorando anche la rete con Nalini, il cui tiro dal limite viene miracolosamente deviato in corner da Berisha. Pronta la risposta dell’Atalanta con Ilicic su punizione, ma Cordaz coi pugni devia in angolo. Replica di De Roon dopo qualche secondo, ma il suo tiro, favorito da una deviazione, si spegne a pochi centimetri dalla porta con il portiere calabrese battuto. Troppo poco comunque per la squadra bergamasca, che nel primo tempo può contare anche sul vento a favore.

Nella ripresa il match parte con lo stesso canovaccio del primo tempo, con il Crotone che aggredisce sui portatori di palla, mentre l’Atalanta prova a gestire il possesso. Proprio per rinforzare il centrocampo, Gasperini toglie uno spento Petagna e al suo posto inserisce lo svizzero Freuler, tenuto inizialmente in panchina per i postumi di un infortunio. La mossa del tecnico orobico produce i suoi effetti perchè l’Atalanta inizia a premere con più insistenza nei pochi spazi lasciati dal Crotone.

Prova a sfondare soprattutto Spinazzola sulla sinistra, ma è da sottolineare la bravura di Trotta, capace di rientrare a coprire sull’esterno di proprietà della Juve. I nerazzurri lombardi prendono, con il passare dei minuti, sempre più saldamente in mano le redini del gioco, con i calabresi che pagano gli altissimi ritmi di inizio gara. Anche Zenga gioca (e bene) la carta dei cambi e inserisce un difensore come Ajeti a dare peso al centrocampo e il convalescente Ricci a dare fiato a Trotta. I risultati si vedono subito e a dieci minuti dal termine il Crotone passa in vantaggio: colpo di testa di Ajeti, Berisha sbaglia la presa e ne approfitta Rolando Mandragora che è bravo a crederci e a battere il portiere ex Lazio.

Pronta la reazione dell’Atalanta, che trova il pareggio a due minuti dal termine della gara. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla rimbalza dalle parti di Masiello, il quale tira a botta sicura, ma la palla viene deviata da Cordaz addosso a Palomino che realizza il tap in dell’1 a 1 finale.

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Capuano, Martella; Barberis (22′ st Ajeti), Mandragora, Benali; Budimir (40′ st Pavlovic), Trotta (30′ st Ricci), Nalini. In panchina: Festa, Viscovo, Stoian, Izco, Rohdèn, Zanellato, Simic, Crociata, Simy. Allenatore: Zenga.

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello, Palomino, Toloi; Spinazzola, Heteboer (37′ st Barrow), De Roon, Cristante; Ilicic; Cornelius, Petagna (9′ Freuler). In panchina: Gollini, Rossi, Gosens, Castagne, Melegoni, Haas, Schmidt, Bastoni. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Massa di Imperia.

RETI: 35′ st Mandragora, 43′ st Palomino.

NOTE: Serata piovosa e ventosa, terreno pesante e allentato. Note. Ammoniti: Palomino, Capuano, Budimir, Faraoni, Toloi, Nalini. Angoli: 9-3 per l’Atalanta. Recupero: 0′, 4′.

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