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Davide Nicola, alla seconda stagione sulla panchina del Crotone

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I pitagorici in campo sabato contro la formazione di Giampaolo e poi mercoledì all’Olimpico contro la Roma

CROTONE – Ci saranno “potenziali sorprese” nel Crotone che Davide Nicola si prepara a schierare sabato nell’anticipo pomeridiano di campionato in casa della Sampdoria. Le annuncia, in conferenza stampa, il tecnico rossoblu in considerazione del turno infrasettimanale che vedrà il Crotone impegnato mercoledì 25 all’Olimpico contro la Roma.

«Per noi – dice Nicola – è un doppio confronto impegnativo e speriamo di poter recuperare più giocatori possibile perché ne abbiamo bisogno». In settimana, infatti, dopo la dispendiosa gara allo Scida con il Torino, si sono allenati a parte Simy e Martella e qualcun’altro ancora stenta a recuperare. «Visto che giochiamo sabato – spiega l’allenatore del Crotone – avremo anche un giorno di allenamento e di recupero di energie mentali in meno, ma i ragazzi stanno lavorando davvero forte e questa cosa mi sta dando molte soddisfazioni. Avremo tre impegni in sette giorni: alcuni calciatori possono sostenerli, ma il Crotone, come ripeto sempre, ha bisogno di tutti gli interpreti. Noi, per essere competitivi in gare complicate come quelle che ci aspettano nei prossimi giorni, dobbiamo allenarci “a 3.000 all’ora” e per questo non possiamo prescindere dal gruppo. Penso che adesso i giocatori siano tutti pronti per essere utilizzati e sono possibili potenziali sorprese».

Nicola, pur guardando in prospettiva di tenuta fisica al doppio confronto esterno, a livello tattico pensa solo alla partita di sabato: «La Sampdoria – dice – è molto forte e può lottare per conquistare un posto in Europa League. Ha perso solo una gara e deve recuperarne una. Un avversario davvero difficile. Ha un ottimo palleggio difensivo con il quale cerca gli spazi per l’imbucata centrale degli attaccanti. Li abbiamo studiati, abbiamo guardato i video e stiamo provando e riprovando quello che dobbiamo fare. Il nostro pregio, al momento, non è quello di adattarci all’avversario per non farlo giocare, ma di continuare a proporre e fare le nostre giocate. In una singola partita può accadere di tutto e cercheremo di creargli problemi».

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