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Stoian, autore del gol della bandiera

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L’INIZIO della stagione per il primo anno in serie A rischia di tramutarsi in un incubo per il Crotone. Sesta sconfitta, e un solo pareggio, nelle prime sette giornate. E’ stato il Cagliari a fare valere la legge del “Sant’Elia” e a regalare l’ennesima brutta giornata ai calabresi.

I sardi vincono 2-1 con le reti di Di Gennaro e Padoin (inutile il gol nel finale di Stoian) e si piazza in una tranquilla posizione di metà classifica, a 10 punti. Crotone troppo rinunciatario e sempre più ultimo.

I RISULTATI DELL’ULTIMO TURNO DI SERIE A E LA CLASSIFICA

I padroni di casa giocano un primo tempo di grande intensità, aggressivi e puntuali nelle coperture, mentre la squadra di Nicola, a parte i timidi tentativi in solitaria di Falcinelli, il più delle volte abbandonato al suo destino, rimane chiusa a riccio a protezione della propria area di rigore. Un atteggiamento fin troppo prudente per una squadra affamata di punti contro un avversario che, al contrario, sta costruendo le proprie fortune in casa (2-2 in rimonta con la Roma, vittorie con Atalanta e Sampdoria).

E’ Di Gennaro a punire i pitagorici al 38′ con un sinistro potente e angolato dalla distanza, praticamente da fermo, che prende uno strano effetto a uscire e diventa imparabile per Cordaz. Proprio il centrocampista scuola Milan, insieme a Tachtsidis, risulta tra i migliori dei suoi per lucidità – nonostante il caldo estivo – e senso delle geometrie. Anche il greco prova a mettere la sua firma sul match ma al 25′ Cordaz è bravo a respingere il suo sinistro al volo su azione d’angolo. Il Crotone è tutto nel destro in corsa di Tonev su servizio di Falcinelli e in un tentativo da lontanissimo dell’ex Sassuolo poco dopo la mezzora: pallone alto di poco.

Ospiti più volitivi a inizio di ripresa ed è sempre Falcinelli il più attivo, muovendosi su tutto il fronte offensivo e provando a impensierire Rafael all’8′. Rastelli si sgola, il Cagliari sembra cullarsi sul vantaggio. Ma il raddoppio arriva ugualmente, ancora su iniziativa di Di Gennaro, che avanza in velocità palla al piede e regala un pallone d’oro a Borriello: il sinistro del centravanti si stampa sulla traversa, sul proseguo dell’azione Sau appoggia a Padoin il cui destro deviato trova Cordaz in leggero ritardo: 2-0. La reazione degli ospiti è affidata all’onnipresente Falcinelli e a un destro da fuori di Rosi ma è ancora la squadra di Rastelli a rendersi pericolosa con Murru, che coglie l’esterno della rete con un potente sinistro in corsa, e il solito Di Gennaro, che tenta il sinistro a giro da dentro l’area, ma Cordaz si distende e para con la mano aperta.

Con gli ingressi di Stoian e Simy il Crotone va in forcing e tenta l’assalto disperato, andando vicino al 1-2 con Dussenne (per due volte di testa, entrambe su cross del rumeno) e con la giovane punta nigeriana, che spreca da due passi, sempre di testa. La rete la trova, nel modo più incredibile, Stoian a tempo scaduto: punizione dai 40 metri, Rafael, forse disturbato dal sole, valuta male la traiettoria e il tiro-cross del rumeno si trasforma in un pallonetto imparabile. Ma per il Crotone è troppo tardi: sesta sconfitta (e un pari) in sette giornate e ultimo posto solitario a 1 punto, con la salvezza già distante 5 punti e la panchina di Nicola sempre più in bilico, nonostante le rassicurazioni del presidente Vrenna prima della trasferta in Sardegna (LEGGI).

Soddisfatto, invece, mister Davide Nicola: “Oggi per me è andato tutto bene: la prestazione, il gioco, le occasioni. Indubbiamente la sconfitta ci penalizza oltre i nostri demeriti, abbiamo giocato bene, compatti, e nel secondo tempo con quattro attaccanti puri in campo abbiamo mantenuto l’equilibrio e creato le occasioni per recuperare la partita”.

“Noi dobbiamo continuare a fare queste prestazioni, con questa intensità – ha continuato – e nel lungo periodo potremo giocarci il nostro sogno della salvezza. Non ci piace perdere ma la squadra oggi è rientrata negli spogliatoi viva, orgogliosa e coscienziosa che se giocheremo sempre così le vittorie arriveranno. Molti dei miei giocatori non avevano mai giocato in Serie A e ci stanno prendendo gusto. A parte il primo tempo con l’Atalanta ce la siamo sempre giocata con tutti. Oggi abbiamo anche subito un gol sfortunato, con una deviazione. Speriamo di abbracciare nuovamente la nostra gente dello “Scida” dalla prossima giornata, per noi è importante – ha concluso -. Voglio salutare i tifosi presenti oggi (una ventina, ndr), penso che siano comunque soddisfatti”.

Nicola non teme l’esonero: “Questo è un ambiente particolare e gratificante in cui lavorare – ha detto ai microfoni di Rai Sport -. Questa società ha una politica precisa, di lanciare e valorizzare giovani. Continueremo a inseguire il nostro sogno con questa politica, la società si è già espressa in settimana in merito. La mia sfida è dimostrare che possiamo essere all’altezza di tutti”.

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