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Vanno spediti i lavori per lo stadio. Risolto anche il giallo sulla capienza della curva e sul numero di abbonamenti disponibili
CROTONE – Grosse novità riguardo lo stadio. Ad annunciarle in esclusiva l’assessore l’impiantistica sportiva del Comune di Crotone, Giuseppe Frisenda, che sta seguendo, passo passo, ogni spillo che si aggiunge nei cantieri allestiti all’Ezio Scida.
Innanzitutto nei giorni scorsi si era creata grande confusione dopo che i tifosi rossoblù hanno scoperto di avere a disposizione solamente 3000 abbonamenti nella Curva Sud e non 6000 come annunciato dal presidente Vrenna in conferenza stampa. Questo lasciava presagire il fatto che lo “Scida”, almeno per il momento, non sarebbe stato completato e che in particolare sarebbe stato messo da parte il progetto di ampliamento della curva.
In realtà non è così. «Confermo – dice Frisenda – che in questo momento siamo in piena linea con il cronoprogramma fissato. Anche per ciò che riguarda l’ampliamento a 6000 posti della Curva Sud. Quella della società è stata una scelta precauzionale, ma questo non significa che sia cambiato qualcosa per quanto riguarda l’andamento dei lavori. Domani mattina (oggi, ndr) inizieremo a buttare giù i vecchi muri di recinzione e allo stesso tempo l’azienda di Roma che si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione della Curva dovrebbe iniziare a cantierare. In giro si inizieranno a vedere molti più camion e mezzi».
Non solo: «Tutti i lavori sono stati appaltati, compresi quelli per l’illuminazione che sono già iniziati, ma che per il momento non potremo completare visto che una parte sarà installata sulla copertura della tribuna che sta realizzando la società e i cui lavori proseguono alacremente. Da quando abbiamo messo mano allo stadio non abbiamo perso un minuto e se riusciremo a completare il tutto entro il 18 settembre avremmo compiuto un vero e proprio miracolo».
Miracolo che il Comune di Crotone spera ed è convinto di compiere. L’assessore inoltre mette in evidenza un particolare di non poco conto, l’Amministrazione sta pensando anche al futuro e alle contromisure da adottare in merito alle prescrizioni della Soprintendenza ai Beni Archeologici che hanno “costretto” il Consiglio Comunale a prendere un impegno preciso con un’apposita delibera, quello di far sparire da quell’area entro due anni lo stadio.
«Ho studiato approfonditamente in questi giorni la composizione dell’Ezio Scida insieme ai tecnici. Ho scoperto che la quasi totalità dello stadio è formato da strutture semovibili, questo significa che potrebbero essere smontate e reinstallate altrove. I due milioni e mezzo di euro stanziati dalla Regione Calabria quindi non saranno buttati via tra due anni, ma quelle strutture potrebbero essere riutilizzate altrove. La stessa cosa vale anche per la tribuna scoperta per esempio e per altri settori dello stadio».
Questo significa, che se dovessero rimanere le prescrizioni della Soprintendenza, lo stadio potrebbe essere letteralmente smontato e costruito altrove. A quel punto si tratterebbe di individuare un’area e naturalmente procedere con l’acquisto di ciò che mancherebbe ma si partirebbe da un’ottima base.
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