Sebastiano Somma e Vincenzo Scaramuzza
3 minuti per la letturaCROTONE – La vita di Vincenzo Scaramuzza, maestro d’origine crotonese, pianista e compositore di talento, didatta brillante e fondatore a soli 27 anni del Conservatorio Musical Scaramuzza di Buenos Aires, sarà al centro di un docufilm che andrà in onda su Prime video. A testimonianza della fama, mondiale, di Scaramuzza il fatto che tra i suoi allievi annovera musicisti del calibro di Martha Argerich e Bruno Leonardo Gelber, vincitori dei più prestigiosi concorsi pianistici. Anche le loro testimonianze saranno nel documentario che si intitola “Respirando con la musica. La vita di Vincenzo Scaramuzza” promosso dalla Fondazione D’Ettoris e prodotto da Ipnotica Produzioni, la casa di produzione cinematografica di Alberto De Venezia che da lunedì 26 a mercoledì 28 ottobre sarà a Crotone con la sua troupe per girare alcune scene nel centro storico, a Capocolonna e nella casa del celebre musicista.
Nelle riprese, che verranno effettuate soprattutto nella Capitale, nel mese di novembre, sarà il celebre attore Sabastiano Somma a vestire i panni di Vincenzo Scaramuzza. L’attore emergente Gianluca Potenziani (protagonista nel film “Dillo al Mare di Riccardo Sesani”), invece, sarà narratore del docufilm. L’esordiente Pietro Squillace, invece, interpreterà nel corso delle riprese a Crotone Scaramuzza bambino. La regia e l’ideazione del docufilm è stata affidata a Maria Pia Cerulo, documentarista ed ex-assistente di Lina Wertmüller, che ha esordito nella regia cinematografica con il film “Il Pesce Pettine”, con Stefania ed Amanda Sandrelli.
Il docufilm sarà realizzato grazie al contributo della Regione Calabria e rievocherà i tratti salienti della vita del maestro crotonese. Ci saranno, ad esempio, anche «le testimonianze di Emilio Rabaglino, di Eduardo Hubert, pianista, compositore, pedagogo e direttore d’orchestra, di Sebastiàn Colombo, consulente artistico e storico e di molti altri arricchiranno il docufilm assieme ai racconti delle pronipoti di Scaramuzza.
La pianista argentina Filoso, allieva di Scaramuzza, racconta che «per me e anche per molti pianisti, la sua scuola era la migliore. Giunta a grandi livelli nel tempo, è riuscita nello scopo di ottenere dai suoi allievi un suono particolarmente elegante e raffinato, lavorando sull’anatomia delle braccia, il polso, il rilassamento, l’energia e il “peso” appropriato su ogni nota».
Il commento musicale è ad opera della pianista e compositrice Angela Floccari, delle pianiste argentine Cristina Filoso e Monica Stirpari, e del maestro Emilio Rabaglino che eseguiranno prevalentemente musiche di Scaramuzza.
Per i promotori dell’iniziativa, «il docufilm è inquadrato nel più ampio progetto Vincenzo Scaramuzza, genio internazionale della musica ideato e promosso dalla Fondazione D’Ettoris, quinta nella graduatoria regionale per il contributo della Regione Calabria a valere sull’Avviso Pubblico per la valorizzazione e il rafforzamento dell’Offerta Culturale della Calabria».
Nel progetto complessivo, però, non ci sarà solo il docuilm. A partire dal 16 marzo 2021, infatti, ci sarà anche «un fitto calendario di appuntamenti: proiezioni, convegni, masterclass per giovani pianisti tenuti da nomi rilevanti sul panorama internazionale, concerti, mostre e simposi, per concludersi poi con un gran concerto corredato di serata di gala presso il Lido degli Scogli di Mario Sposato». Il documfilm sarà trasmesso su Prime Video.
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