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Il presidio a Palazzo Alemanni a Catanzaro

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CROTONE – Il prefetto di Crotone, Cosima Di Stani, si è resa disponibile nell’ascoltare e comprendere i motivi della protesta, che in queste ore vede i dipendenti del Gruppo Marrelli manifestare ad oltranza ed in varie sedi, contro le scelte del commissario Massimo Scura, che, evidenzia una nota, «non permettono più al Marrelli Hospital di funzionare adeguatamente per rispondere alle necessità dei pazienti».

«Il Prefetto, dopo aver ascoltato le motivazioni dei dipendenti – si aggiunge – ha dichiarato che convocherà a stretto giro il Dg dell’Asp, Sergio Arena, e il Commissario Massimo Scura per capire come intercettare le risorse necessarie. Subito dopo ha dichiarato che vorrà incontrare anche i vertici del Marrelli Hospital per comprendere esattamente nei dettagli quali e quante prestazioni sono state erogate fino ad oggi a fronte di quelle che il Commissario intende pagare alla struttura. Infine, sempre il prefetto Di Stani, in merito all’accreditamento della Radioterapia, ha rassicurato i dipendenti comunicando loro che ha già sentito la Commissione e che presto si conosceranno i tempi».

«Subito dopo l’incontro con il Prefetto Di Stani – conclude il comunicato – entrambi i presìdi dei dipendenti del gruppo Marrelli, quello nel Palazzo Almenanni a Catanzaro e quello nell’Asp di Crotone, sono stati temporaneamente sospesi».

L’intervento del prefetto è arrivato nel corso dell’ennesima giornata di protesta per i dipendenti del Gruppo Marrelli che mercoledì hanno iniziato il presidio di Palazzo Alemanni (LEGGI LA NOTIZIA), sede dell’ufficio del commissario per il piano di rientro dal debito sanitario. 

I trecento dipendenti che hanno manifestato senza sosta, avevano deciso di proseguire «dopo l’incontro di ieri sera, infruttuoso, con il commissario alla Sanità Massimo Scura», hanno deciso di mantenere un presidio a Palazzo Alemanni, alle prese con una serie di verifiche tecniche e finanziarie sulle risorse economiche da destinare al sistema privato accreditato, e stamani si sono spostati nella sede dell’Asp di Crotone.

«I dipendenti – evidenzia un comunicato – ritengono infatti che la situazione difficile che si è creata nelle ultime settimane è anche figlia dell’indifferenza dimostrata dai dirigenti crotonesi, completamente assenti nei momenti in cui occorreva affrontare la problematica amministrativa e economica. Secondo quanto sostengono le maestranze del Marrelli Hospital, l’Asp pitagorica non ha mai inviato al Commissario Scura una nota ufficiale con la richiesta dei fabbisogni sulla diagnostica pesante (Risonanze e Tac); così come non ha mai scritto che sugli interventi Apa Pac (prestazioni ambulatoriali complesse ma pur sempre chirurgiche, ndr) il budget assegnato (620 mila euro) è stato spostato sui drg inerenti alla chirurgia oncologica e protesi d’anca».

Quello odierno è stato il secondo giorno di chiusura totale di tutte le aziende del Gruppo, «con gravi ripercussioni economiche per l’azienda e per i dipendenti, che sanno di rischiare il posto di lavoro, ma principalmente per la salute dei pazienti assistiti».

A Crotone, la delegazione del Gruppo Marrelli, assente il direttore generale Sergio Arena – fuori sede fino a lunedì – è stata ricevuta dal direttore sanitario e amministrativo dell’Asp ma entrambi, è scritto nella nota, «hanno confermato che non possono prendere impegni senza Arena».

La delegazione ha chiesto per iscritto una nota dell’Asp indirizzata al Commissario con cui si attesti che «l’Asp ha bisogno delle prestazioni di tac e risonanze inviando i dati delle proprie liste di attesa che superano i limiti consentiti dalla legge; comunichi l’errore sugli Apa ed i Pac del Marrelli Hospital, elemento ribadito dallo stesso scura nella riunione di ieri; i trattamenti di radioterapia (in soli 3 mesi 101 nuove visite per trattamenti radioterapici) devono essere a carico dell’Ap e non come dice il direttore sanitario Agostino secondo il quale dovrebbe farsene carico il Marrelli Hospital».

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