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Serata con polemica al Premio Caccuri dove Selvaggia Lucarelli ha abbandonato il palco sentendosi “offesa” dai presentatori


CACCURI (CROTONE) – Ha abbandonato il palco perché si è sentita «offesa», Selvaggia Lucarelli, che avrebbe dovuto presentare il suo libro, “Il vaso di pandoro”, durante il Premio Caccuri. Ma l’incidente diplomatico con i conduttori Gianluigi Nuzzi, che non si è proprio presentato sul palco, e Vittoriana Abate, che le ha chiesto se provasse “antipatia” per Chiara Ferragni, hanno scatenato la sua reazione.

«Mi sono svegliata alle 6.30 per prendere un aereo e arrivare qui, durante le ferie. Ero felice di tornare in Calabria dopo tanto tempo. Salgo sul palco e il presentatore va via e invece di parlare del mio libro mi si accusa di antipatia. Questo significa svilire la mia inchiesta giornalistica. Mi chiedo se con altri avresti fatto la stessa cosa. Ho fatto un’inchiesta sul “Pandoro”. Di mezzo poteva esserci chiunque».

CACCURI, SELVAGGIA LUCARELLI SI SENTE OFFESA E LASCIA IL PALCO

A rendere incandescente il clima è stata un’ulteriore battuta di Abate che ha chiesto all’ospite se «Fedez adesso dovrà sgusciare vongole». Un riferimento, con ogni probabilità, al post su Instagram con cui l’autrice, ritenuta tra le prime ad aver sollevato dubbi sull’opaca beneficenza dei “Ferragnez”, commentava una foto affermando: «tra un po’ lui farà la sagra della vongola». Lucarelli ha lasciato il palco tra qualche “buuu” del pubblico mentre Abate tentava di trattenerla. «Resta con me, Selvaggia», le ha detto, senza successo, Mara Paone, che era stata chiamata a dialogare con la giornalista.

Ma non finisce qui. Nuzzi è giunto subito dopo sul palco perché l’ospite successivo era il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. Prima di intervistare il magistrato, Nuzzi ha detto, senza nominare Lucarelli, di «non aver voluto stringere la mano a una persona di cui non ha stima. Non parlo con chi manca di rispetto ai miei figli». E ha rincarato la dose la stessa Abate ribadendo che anche la sua posizione va rispettata. «C’è libertà di espressione».

REPLICHE E PRECISAZIONI DI SELVAGGIA LUCARELLI

Non si è fatta attendere la controreplica di Lucarelli, a distanza di qualche ora. Ad Abate rinfaccia di averle teso un «agguato ridicolo». Sull’astio tra lei e Nuzzi, invece, svela un retroscena, facendo riferimento a un servizio da lei realizzato anni fa su una scuola, senza citare i nomi delle persone coinvolte. Nuzzi se ne ebbe a male. Lucarelli, poi, rispedisce al mittente «lezioncine morali da chi tutti i giorni rimesta nella cronaca nera senza pietà per parenti di vittime, spesso minori».
Ma, sempre secondo Lucarelli, «La verità è molto più semplice – scrive – più volte sul Fatto e sui social ho spiegato come Nuzzi abbia fatto cattiva informazione per esempio a Quarto grado presentando la famosa Emmeteam come un team di incredibili ingeneri americani quando era chiaramente un team di truffatori». E, soprattutto, rivendica una disparità di trattamento. In platea, in mezzo a 600 persone, c’erano mostri sacri come Nicola Gratteri, Donato Carrisi, Stefano Massini, Corrado Formigli e altri ospiti «tutti amorevolmente presentati come “amici”, “maestri”».

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