L'area dove è avvenuta la scoperta
1 minuto per la letturaCROTONE – Un importate sito archeologico è stato scoperto dalla guardia di finanza a Crotone. Si tratta di una una sepoltura a tomba a cista con urna cineraria, rarissima testimonianza di insediamento dell’età del bronzo medio, databile tra il 1600-1550 ed il 1325 a.C., quindi molto tempo prima dell’arrivo degli Achei dalla Grecia.
I finanzieri di Crotone, negli ultimi giorni, avevano notato che alcune persone saltuariamente si aggiravano sul letto in secca del fiume Neto. Insospettiti dalla circostanza, nel pomeriggio di martedì 17 aprile hanno deciso di effettuare un’accurata esplorazione dell’area.
IL VIDEO DEI PRIMI SCAVI ARCHEOLOGICI NELLA ZONA
Una pattuglia delle Fiamme Gialle, pertanto, ha risalito a piedi il letto del fiume, dalla foce a mare fino ad una zona, nell’entroterra, dove i finanzieri si sono imbattuti nei resti di una tomba antichissima.
E’ stato pertanto contattato Paolo Nereo Morelli, ispettore onorario del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la tutela archeologica del territorio di Crotone e provincia che, giunto sul posto dopo pochi minuti, ha confermato ai finanzieri il grandissimo valore della loro scoperta.
Il rinvenimento, oltre ad aprire nuovi e affascinanti scenari storici, va ad arricchire il cospicuo patrimonio culturale della Calabria e della costa ionica crotonese in particolare. L’intervento della guardia di finanza ha peraltro scongiurato il pericolo che i trafficanti di reperti archeologici potessero fare razzia.
La soprintendenza per i Beni Culturali della Calabria ha già iniziato i rilievi documentali del contesto e le attività idonee a mettere in sicurezza il sito con l’ausilio di una restauratrice di beni culturali.
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