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I ministri Salvini e Tajani, la premer Giorgia Meloni e il presidente della Regione Occhiuto insieme al sindaco di Cutro Ceraso

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CUTRO (CROTONE) – Ad accogliere la premier Meloni all’ingresso del palazzo del comune di Cutro il sindaco della città degli scacchi, Antonio Ceraso, il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto, il presidente della provincia di Crotone Sergio Ferrari, il prefetto di Crotone Carolina Ippolito e l’arcivescovo di Crotone e Santa Severina Raffaele Angelo Panzetta.

Intercettato dai giornalisti, il presidente Roberto Occhiuto sollecitato sulla proposta di dare il premio Nobel della pace proprio a Cutro, per il modo con il quale ha affrontato la tragedia, ha detto: «Sarebbe una bella cosa, l’Italia dovrebbe essere orgogliosa della Calabria. Io sono molto orgoglioso di governare una regione che ha dimostrato di essere davvero solidale, stringendosi intorno alle vittime ed ai loro famigliari, con una grande partecipazione emotiva. Credo che la Calabria abbia dimostrato di poter essere un esempio e l’Italia dovrebbe essere orgogliosa della Calabria». Inoltre, ha sottolineato che la scelta di tenere il Cdm a Cutro «è un gesto di grande attenzione da parte del governo dopo la tragedia di Steccato di Cutro. Siamo sicuri che l’esecutivo dimostrerà la sua vicinanza alla Calabria anche attraverso aiuti concreti per i sindaci e le popolazioni che accolgono i migranti, misure per regolare i flussi di chi vuole giungere in Italia, e un inasprimento delle pene contro gli scafisti».

Il governatore, poi, ha ricordato sia il suo impegno per la realizzazione del cimitero dei migranti a Tarsia, sia quello nei confronti dei familiari delle vittime del tragico sbarco dell’alba del 26 febbraio, che sono stati alloggiati a Crotone proprio a spese della Regione.

Il padrone di casa, il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, ha precisato alcune sue esternazioni che nei giorni scorsi avevano suscitato qualche polemica. «Io non ho difeso – ha detto il sindaco Ceraso – il ministro Piantedosi, ma ho solo rivolto un plauso nell’immediatezza quando è venuto qui e ha acceso i riflettori sulla strage». Altra cosa precisata da Ceraso è quella che gli è stata attribuita, cioè, la necessità per i migranti di non partire, così come aveva sostenuto proprio il ministro Piantedosi. «Non ho detto che non devono partire. Queste persone vanno salvate ed aiutate, perché se muore una sola persona, muore l’intera umanità. Purtroppo – ha aggiunto – spesso parlo a braccio e talvolta non sono compreso». Il presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari ha detto di aspettarsi dalla visita del governo «interventi importanti sul tema dell’immigrazione. Evidenziamo quelle che sono le problematiche del territorio. Certamente il versante Ionico non può più assistere, non può essere più teatro di morte. Chiederemo interventi – ha aggiunto Ferrari – non solo sul tema immigrazione ma anche sul versante viabilità».

Sollecitato, poi, sulla situazione del centro Sant’Anna si è detto convinto della necessità di interventi che rendano la vita dei migranti ospitati più dignitosa.

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