Il consigliere Giuseppe Russo
2 minuti per la letturaCIRÒ MARINA (CROTONE) – Scoppia una bagarre nell’aula consiliare e il consigliere di minoranza, Giuseppe Russo, pronuncia una frase sessista: “Chi ha lasciato a casa i piatti da lavare, non si faccia eleggere consigliere comunale, chi ha lasciato i figli a casa non si faccia eleggere consigliere comunale, faccia la mamma di famiglia, perché la politica richiede tempo, è una cosa seria”.
Russo, che ha un’esperienza politica ultraquarantennale e che ha ricoperto le cariche di sindaco e di vicesindaco del Comune, stava discutendo animatamente con il sindaco Ferrari, con l’assessora ai lavori pubblici, Vincenza Crogliano, e con la presidente del consiglio, Francesca Aloisio, quando ha espresso questo suo concetto, come lui lo ha definito.
La frase discriminatoria è maturata durante la recentissima seduta del Consiglio Comunale, in un contesto in cui i consiglieri di minoranza stavano imputando al sindaco e alla maggioranza di aver inserito un unico punto all’ordine del giorno, il rendiconto di gestione per l’esercizio 2020, allo scopo di chiudere velocemente i lavori consiliari. Tutti i consiglieri di minoranza presenti hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, dopo aver opposto per oltre 40 minuti il proprio punto di vista a quello della maggioranza.
A margine della seduta infuocata, Russo ha rivisto la sua presa di posizione sulla candidatura delle donne? «Io- ha dichiarato – amo tutte le donne e le rispetto, ma, se ci sono delle signore che hanno troppi impegni a casa, è preferibile che facciano le mamme, la politica è una cosa seria”. Naturalmente, le cinque consigliere e le due assessore comunali, che sono state elette tutte nelle fila della maggioranza, non hanno gradito la “sortita” di Russo. Nessuno, però, si è schierato dalla loro parte, se non (forse) il sindaco Ferrari, quando, per replicare allo stesso Russo che gli aveva suggerito di rivedere la Giunta, con voce alterata ha ripetuto: “Come vi permettete?”.
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