L'azienda Librandi
2 minuti per la letturaPresentato il primo Bilancio di Sostenibilità della cantina Librandi, la grande realtà vitivinicola del cirotano che con i suoi due milioni e mezzo di bottiglie l’anno e un export che copre 40 Paesi in tutto il mondo, è divenuta un punto di riferimento indiscusso dell’enologia del nostro Paese.
«Abbiamo scelto di tradurre in maniera oggettiva quella che è la nostra filosofia ispiratrice portando avanti un percorso di rendicontazione sociale che ci ha condotti nel 2021 all’ottenimento della certificazione Equalitas e alla pubblicazione del nostro primo Bilancio di Sostenibilità», spiega Paolo Librandi, co-titolare della Cantina, che ha avuto i capisaldi Antonio (deceduto) e Nicodemo Librandi, quest’ultimo ancora oggi l’anima di tutto il comparto vitivinicolo non solo del cirotano.
Equalitas è uno standard volontario specificatamente studiato per il settore vitivinicolo, nato nel 2015 da un’iniziativa di Federdoc ed Unione Italiana Vini, con la volontà di fornire una certificazione unica, una garanzia di qualità per il consumatore nel rispetto di solidi requisiti sociali, economici ed ambientali.
Nota per il suo costante impegno sul tema della ricerca in ambito vitivinicolo, ricoprendo negli anni un ruolo da protagonista nella riscoperta di vitigni autoctoni ormai dimenticati o perduti, l’azienda Librandi ha fatto del tema della sostenibilità un argomento di centrale importanza.
«La sostenibilità – continua Paolo Librandi – intesa come impegno sociale, economico ed ambientale, è una linea guida chiave della nostra azienda, da sempre attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità».
«Il percorso di certificazione – spiega Raffaele Librandi, anch’egli come Paolo della nuova generazione dei Librandi – ha interessato, nello specifico, quattro “buone pratiche”: la lavorazione, coinvolgendo quindi le fasi di vinificazione, imbottigliamento e il lavoro sul packaging dei nostri prodotti; buone pratiche sociali ed economiche, che hanno coinvolto sia i lavoratori sia gli stakeholder con cui ci interfacciamo giornalmente; ed infine la comunicazione in tutte le sue declinazioni tra cui anche la redazione del bilancio di sostenibilità».
«Il nostro Bilancio di Sostenibilità – continua Raffaele Librandi – è frutto di un’azione concertata e condivisa tra tutti gli attori che ruotano attorno al nostro mondo: dipendenti e collaboratori, clienti e fornitori oltre che le associazioni che operano al nostro fianco da anni. Si tratta di un punto di inizio, l’avvio di un percorso nella consapevolezza che gli importanti impegni assunti e gli obiettivi che ci siamo prefissati saranno raggiungibili solo grazie all’impegno di tutti, mossi dal comune desiderio e responsabilità di voler realizzare un mondo più sostenibile da consegnare alle future generazioni».
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